Green

Energia, i consumatori italiani preferiscono aziende a produzione sostenibile

Secondo un report realizzato da Bain and Company in collaborazione con WWF Italia per oltre 25 mln di italiani energia e sostenibilità vanno di pari passo

Energia, i consumatori sono più soddisfatti da chi produce green

Energia e sostenibilità, soddisfazione personale ed economicità sono binomi chiave sempre più rilevanti, che guidano qualsiasi atto d'acquisto. Quando si compra, nei più svariati ambiti, dalla moda all'alimentare, dal settore bancario al fronte energetico, il concetto di “sostenibilità" assume un valore sociale, ambientale ed economico non più sottovalutabile. Secondo quanto emerge dal primo report di Bain and Company, realizzato in collaborazione con WWF Italia, la  frontiera della sostenibilità nel mercato italiano dell’energia e delle utilities è diventata un driver d'acquisto fondamentale per circa quattro consumatori su cinque. Per oltre 25 milioni di loro le iniziative sostenibili del proprio fornitore di energia sono essenziali. A confermarlo è anche il grado di soddisfazione, che aumenta tra il 20% e il 40% in più rispetto alla media verso aziende attente a tali bisogni. 

Energia, chi predilige scelte d'acqusito più sostenibilità

Nello specifico della ricerca, per il mercato italiano emergono tre personalità di soggetti orientati alla sostenibilità, in base ad età, capacità di spesa, istruzioni e abitudini, corrispondenti a circa 25 Milioni di consumatori: “Young(er)s a.k.a Planet saviors”: 3 milioni di persone, studenti e giovani lavoratori, spesso finanziati dalle famiglie, fortemente sensibili alle questioni ambientali più generali e all’empowerment delle comunità. “High spenders a.k.a Tech addicts”: 2,5 milioni di persone, professionisti e imprenditori, ben istruiti e con alto reddito, disposti a pagare di più per prodotti che combinano caratteristiche tecnologiche con un impatto ambientale positivo. “Mid-income adults a.k.a. Saver ecologists”: 20 milioni di persone, spesso parte di famiglie a singolo reddito, desiderosi di combinare il risparmio economico con l’efficienza energetica e il recupero di materia. Il valore delle scelte di questi soggetti è fondamentale: sono profili disposti ad acquistare più prodotti, se sostenibili, dagli attuali fornitori di energia elettrica, e a pagare fino al 10% di premio per offerte che presentino caratteristiche sostenibili.

Energia, i futuri passi strategici aziendali 

Questi dati costringono le aziende a riformulare le loro offerte "sostenibili" in un mercato, come quello energetico, già fortemente competitivo. L'obiettivo è considerare come fattore chiave il bisogno e il valore del consumatore. Nel futuro prossimo, per Alessandro Cadei, Partner e responsabile EMEA del settore Energy & Utilities di Bain, "bisogna indirizzare gli investimenti in innovazione e sostenibilità per sviluppare prodotti e tecnologie sostenibili in linea con una strategia di decarbonizzazione. Adattare le proposte e le offerte alle esigenze di acquisto dei tre profili identificati; lavorare sui modelli di business per diventare realmente sostenibili end-to-end, facendo leva anche sulle soluzioni digitali (ad esempio le piattaforme di Circular Economy) e infine sfruttare l’ecosistema di partnership best-of-breed per aumentare la portata di mercato di nuovi prodotti sostenibili, sviluppando al contempo strategie locali”.  Così come "aumentare la consapevolezza degli stakeholder su impegni e risultati delle politiche di sostenibilità, attraverso valutazioni d’impatto rigorose e la definizione di un chiaro piano di decarbonizzazione, combinati con una strategia di comunicazione mirata su uno specifico tema che renda riconoscibile il brand e migliori la trasparenza e l’accountability, è una leva importante a disposizione delle aziende”, aggiunge Benedetta Flammini, Direttore Marketing e Comunicazione del WWF Italia.