Green
Energia: Iren, Acea e Q8 puntano su digitale e competenze. Focus sostenibilità
Il futuro delle professioni nel settore dell’energia sarà sempre più digitale e sostenibile
La presentazione della ricerca “Traiettorie evolutive e competenze per le imprese Energy” condotta da Luiss Business School in partnership con ManpowerGroup è stata occasione per fare il punto sulle principali sfide del settore energetico. Guarda le interviste di Affaritaliani.it
Il dibattito, arricchito dagli interventi, tra gli altri, di Massimiliano Bianco, AD Iren, Stefano Donnarumma, AD Acea, Giuseppe Zappalà, AD Kuwait Petroleum Italia, Riccardo Barberis, AD Manpower Group, Paolo Boccardelli, Direttore Luiss Business School, nasce dall’esigenza di un confronto concreto e puntuale a partire dalle profonde trasformazioni che hanno toccato negli ultimi anni il mondo delle Utilities.
Il mercato ha subito, infatti, significativi cambiamenti, come la liberalizzazione del mercato elettrico e la prossima fine del mercato tutelato, il calo della domanda, l’affermarsi delle energie rinnovabili, l’attenzione al risparmio energetico, l’accelerazione verso modelli più sostenibili per venire incontro a consumatori e opinione pubblica sempre più attenti alle tematiche dell’energia e dell’ambiente.
Affaritaliani.it ha raccolto le testimonianze dei top player del settore presenti all’evento.
Paolo Boccardelli, Direttore Luiss Business School, ad Affaritaliani.it: “Il settore energetico è in grande trasformazione. La sfida principale è quella della sostenibilità. Servono competenze digitali e formazione”.
“La sfida più importante del settore energetico è evolvere verso la sostenibilità”, ha detto ad Affaritaliani.it Paolo Boccardelli, Direttore Luiss Business School. “Abbiamo bisogno di far evolvere le infrastrutture e le organizzazioni che producono e distribuiscono energia verso questo nuovo paradigma, quello della smart society. Andiamo verso una trasformazione delle imprese del settore energetico, con più competenze digitali e una cultura del digitale e dell’innovazione differente rispetto al passato”.
Riccardo Barberis, AD Manpower Group, ad Affaritaliani.it: “Data scientist e confronto generazionale: due aspetti molto interessanti rispetto all’evoluzione delle professioni all’interno del settore energetico”
“L’energia è un settore strategico per il Paese e trainante per la nostra economia, in più si tratta di un settore dove lo sviluppo delle nuove tecnologie ha un forte impatto capace di creare nuove opportunità per nuove professioni”, ha detto ad Affaritaliani.it Riccardo Barberis, AD Manpower Group. “La digital transformation creerà sicuramente nuove professioni. Dobbiamo però essere in grado di sostenere e supportare questo passaggio inevitabile”.
“Due sono gli aspetti principali che aspetti emergono dalla ricerca: la necessità di data scientist, e quindi la capacità di interpretare dati, e l’importanza del confronto generazionale. Quest’ultimo si tratta di un aspetto molto sfidante per le aziende e per le strategie delle risorse umane”, ha sottolineato l’Amministratore Delegato di Manpower Group.
Massimiliano Bianco, AD Iren, ad Affaritaliani.it: “Per affrontare le sfide del settore energetico il Gruppo Iren punta su competenze e nuovi modelli organizzativi”
"Il Gruppo Iren è una multi utility con una coerenza complessiva che deriva dalla centralità del cliente e dai territori in cui operiamo. Oggi la trasformazione della filiera energetica impone una velocità e una capacità di seguire le tendenze tecnologiche eccezionale", ha detto ad Affaritaliani.it l'Amministraore Delegato di Iren, Massimiliano Bianco. "Il Gruppo Iren risponde alle sfide della contemporaneità con una fortissima concentrazione su competenze, cambiamenti culturali, nuovi modelli organizzativi".
"L’evoluzione tecnologica apre scenari nuovi. La completa digitalizzazione del nostro modo di lavorare contribuisce all’efficienza e alla qualità del servizio. Entro il 2020 completeremo il più grande progetto di trasformazione gestionale culturale: monitoraggio in continuo di tutti i nostri contenitori; si tratta di un passo in avanti straordinario dal punto di vista tecnologico e culturale. Il nostro compito è trasferire le innovazioni tecnologiche nella vita dei cittadini e nei territori in cui operiamo".
Iren ha siglato ieri un accordo preliminare con la società Idealservice, al fine di acquisire (attraverso la stessa Iren Ambiente) l’80% del capitale sociale di I.Blu, società che opera nel mercato del recupero delle plastiche. L’operazione consente ad Iren Ambiente di divenire leader tra gli operatori nazionali nella selezione delle plastiche COREPLA e nel trattamento del plasmix accelerando lo sviluppo impiantistico di Iren Ambiente.
“Entro il primo semestre del 2020 contiamo di rendere efficace l’operazione, che ci consentirà di disporre di tre nuovi impianti di cui due dedicati al trattamento primario plastiche e uno dedicato alla trasformazione di queste plastiche in nuovi prodotti”, ha spiegato Bianco ad Affaritaliani.it.
Stefano Donnarumma, AD Acea, ad Affaritaliani.it: “Il settore dell’energia è in evoluzione. Per affrontare le sfide legate alla transizione energetica è necessario puntare sull’automazione e smartizzazione delle reti”.
L’amministratore Delegato di Acea, Stefano Donnarumma, ha detto ad Affaritaliani.it: “Non siamo davanti a un cambiamento del sistema energetico, quanto più davanti a una sua evoluzione. La base, infatti, su cui si costruisce il sistema energetico oggi in Italia è già molto consistente”.
“Indubbiamente l’evoluzione del digitale supporterà questo tipo di sviluppo e di cammino perché il digitale trova la sua applicazione principale nella gestione dell’automazione delle reti e quindi nella smartizzazione delle stesse - elemento essenziale per gestire la transizione energetica”.
“Gli investimenti in questo settore sono ingenti. Nel nostro piano industriale, in 4 anni, si spende circa un miliardo di euro sulle reti elettriche e sul loro sviluppo tecnologico. L’investimento in infrastrutture genera un ritorno economico, ma produce anche valore per la comunità”.
Giuseppe Zappalà, AD Kuwait Petroleum Italia, ad Affaritaliani.it: “Per affrontare le sfide del settore energetico è necessario cambiare le nostre competenze, diventare più empatici e interdisciplinari”.
“Stiamo vivendo sfide epocali, le sfide legate alla transizione energetica e le sfide che derivano dalla trasformazione digitale”, ha detto ad Affaritaliani.it l’amministratore delegato di Kuwait Petroleum Italia, Giuseppe Zappalà. “È necessario cambiare le nostre competenze e imparare ad essere interdisciplinari, empatici, riuscire a sviluppare una social intelligence, avere la capacità di analizzare i dati e trovare soluzioni efficaci e concrete”.
“Ci siamo resi conto che in merito alla sostenibilità si può e si deve fare di più. Abbiamo un programma molto ambizioso per ridurre le emissioni delle nostre aziende, stiamo progettando stazioni di servizio sostenibili a partire dalla progettazione delle stesse. Nei prossimi anni pensiamo di implementare 30 stazioni di questo tipo, stiamo, inoltre, investendo su prodotti alternativi come metano e gpl e su colonnine elettriche”.
Enel e la modalità agile: il valore economico ma anche culturale di una metodologia che sta al passo con l’evoluzione del settore energetico
Alessandro Pistella, Head of Development, Compensation and ATO Staff Enel, ha spiegato ad Affaritaliani.it come in Enel venga affrontata la sfida della trasformazione digitale, con l’avvento di nuove competenze e all’interno di un settore in continua evoluzione. “Siamo presenti in più di 30 paesi, abbiamo 70 milioni di clienti e business diversi e molto vari – ha detto Pistella -. Per noi la modalità agile è stata una necessaria conseguenza, con 3000 persone che lavorano secondo questa metodologia in 500 team. I risultati raggiunti sono stati importanti e misurabili anche dal punto di vista economico; per noi si tratta di un tema che oltre ad avere un valore economico, possiede anche un valore cultuale”.
I risultati della prima indagine condotta da Luiss Business School per ManpowerGroup sull’evoluzione delle competenze nelle imprese Energy in Italia
ManpowerGroup e Luiss Business School hanno presentato oggi a Roma presso Villa Blanc i risultati della Ricerca “Traiettorie evolutive e competenze per le imprese Energy”, in cui emergono le nuove competenze e skill richieste nel settore dell’Energia, come effetto delle nuove traiettorie evolutive.
Il Rapporto è il risultato di un Progetto di ricerca a cui hanno contribuito CEO e HR Director di 11 fra le maggiori aziende che operano nel comparto dell’Energia in Italia. Partendo dai principali trend del settore, sono stati analizzati i cambiamenti soprattutto in termini di strategie e di business model e l’impatto sull’organizzazione e sulle persone, in termini di processi, ruoli, cultura, mindsets, skills e professioni.
Dall’Analisi emerge che le competenze digitali sono diventate fondamentali per le aziende che operano nel settore dell’Energia, insieme alla necessità di sviluppare la cosiddetta “transdisciplinarità”, che si integra con il concetto di flessibilità, divenuto chiave per le organizzazioni, le quali lavorano alla costruzione di team agili e di contesti dinamici in cui le singole funzioni non siano isolate.
Secondo la definizione dell’Unesco, la transdisciplinarità è quello spazio intellettuale dove le connessioni tra diversi argomenti isolati possono essere esplorate e svelate.
I mestieri e le professioni emergenti: Data Scientist e Data Analyst, seguiti a distanza da Data Architect, Data manager, Esperti di open innovation e Innovation manager
Dalla Ricerca emerge inoltre che i mestieri e le professioni emergenti segnalate nel corso delle interviste condotte sono state: Data Scientist e Data Analyst, seguiti a distanza da Data Architect, Data manager, Esperti di open innovation, Innovation manager, IOT manager, Digital Marketing, UX designer, Scrum master, Esperti di marketing di prodotto, Ingegneri con preparazione digitale, Ingegneri della manutenzione predittiva delle reti e degli impianti, Esperti in ambito ICT e TLC, Esperti di connettività (considerato il tema della trasmissione dei dati e delle infrastrutture) che spesso includono cavi di fibra ottica, Operai specializzati nell’idrico e nell’elettrico, Esperti per la gestione di cantieri internazionali, Economisti con background in ambito energia, Middle manager, Ingegneri idraulici, Chimici, Geologi.
In linea generale, alcune aziende affermano di assumere annualmente nuovo personale, inclusi soggetti giovani, riscontrando una maggiore difficoltà nel trovare le figure professionali legate al digitale rispetto alle figure “classiche” (es. ingegneri idraulici, chimici, geologi). Inoltre, alcune aziende acquisiscono dall’esterno anche i top manager, con un livello di anzianità di queste figure che rimane al di sotto di 3 anni di lavoro. Per alcune di queste nuove competenze, l’acquisizione di nuove figure dal mercato non risulta essere l’unica opzione, con le aziende che si sono focalizzate anche sul re-skilling e sull’up skilling del personale a disposizione, riqualificandolo. Inoltre, vi sono casi in cui è stata effettuata un’attività di in-sourcing di personale esterno (es. per i ruoli riguardanti la gestione di pratiche di backoffice, call center e customer care).
L’impatto più significativo dei cambiamenti e delle direzioni strategiche su ruoli, mestieri, professioni e competenze è la rivisitazione dei ruoli nell’ottica agile, di cui risentono soprattutto i ruoli manageriali, che vedono potenzialmente modificata la numerosità e le opportunità di carriera e quindi di motivazione, rendendo potenzialmente critica la sostenibilità della performance aziendale nel tempo.