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Energia, scontro sul gas russo: verso il compromesso Germania-Usa

Nella disputa tra Germania e Stati Uniti sul gasdotto Nord Stream 2, il compromesso inizia a prevalere sulla logica del confronto

Nord Stream 2, il gasdotto che attraverso il Mar Baltico trasporta direttamente il gas proveniente dalla Russia in Europa, è stato di recente teatro di scontri e interessi geopolitici. Soprattutto tra Stati Uniti e Germania. Ora, dopo le dichiarazioni di Ned Price, portavoce del segretario di Stato degli Usa Antony Blinken, riportate dal quotidiano “Handelsblatt”, sembra iniziare a prevalere il compromesso sulla logica del confronto. 

Energia, gli Usa aprono agli alleati sul Nord Stream 2 

In particolare, sulla ripresa dei lavori della nave russa Fortuna per la posa delle condotte nel Mar Baltico– riporta Agenzia Nova­– Price ha evidenziato che gli Stati Uniti seguiranno “le attività per il completamento o la certificazione del gasdotto e, se avranno luogo, assumeremo una decisione” sulle nuove sanzioni contro il Nord Stream 2. Tuttavia, ha aggiunto il portavoce di Blinkel, le misure punitive sono “soltanto uno dei tanti strumenti importanti” a disposizione di Washington. 

Il portavoce di Blinken ha, quindi, osservato: “Stiamo lavorando a stretto contatto con i nostri alleati e partner per rafforzare la sicurezza energetica europea e proteggerla da comportamenti predatori”. A sua volta, il sottosegretario all'Economia ed Energia tedesco, Thomas Bareiss, ha dichiarato: “Il governo federale ha sempre sostenuto di prendere sul serio le preoccupazioni dei nostri partner”.

Energia, la Germania verso la "soluzione a pacchetto" 

In tale prospettiva, seppure non ufficialmente– fa sapere Energia Nova– la Germania si starebbe muovendo verso l'elaborazione della “soluzione a pacchetto” richiesta dagli Usa come condizione per non sanzionare il Nord Stream 2, ormai prossimo al completamento. In particolare, si tratta di dotare l'infrastruttura di un meccanismo di interruzione delle forniture di gas dalla Russia. Il dispositivo verrebbe azionato in caso di necessità, per esempio, qualora Mosca tentasse di esercitare pressioni sull'Ucraina come Paese di transito del proprio gas diretto in Europa. Il governo tedesco è aperto a discutere questa proposta con gli Stati Uniti, ma “rifiuta l'automatismo” a cui punta Washington.

In questo modo, infatti, il gas destinato alla Germania verrebbe messo “nelle mani dell'Ucraina”. Come nota “Handelsblatt” non si può escludere che una disputa sul gas dalla Russia venga provocata da Kiev, non da Mosca. Secondo la Germania, “vale la pena”, quindi, di “prendere in considerazione una dichiarazione politica”. 

In tale atto– conclude Agenzia Nova– il governo tedesco si impegnerebbe a bloccare le importazioni di gas dalla Russia tramite Nord Stream 2, “se il Cremlino utilizzasse le forniture energetiche come arma contro i paesi vicini”. Tuttavia, in tal caso non è da escludere che l'operatore del gasdotto, Nord Stream 2 AG, presenti richieste per il risarcimento dei danni. Intanto, a oggi, non vi sono ancora stati contatti diretti tra Germania e Stati Uniti sulla questione del Nord Stream 2.