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FederlegnoArredo lancia "Legno Clima": valorizziamo il legno locale

Forum nazionale sulla gestione forestale e sostenibile, FederlegnoArredo: “LegnoClima” quantifica i crediti di carbonio generati dai prodotti legnosi

“Europa 2020”, la sostenibilità della produzione di beni e servizi è tra gli obiettivi. La proposta di FederlegnoArredo per quantificare lo stock di carbonio contenuto nei prodotti legnosi prodotti a partire da legno vergine italiano

Il legno è materiale capace di stoccare naturalmente carbonio, che immobilizza al suo interno la CO2 in forma organica, favorendo così il contrasto al cambiamento climatico. “LegnoClima” quantifica i crediti di carbonio generati dai prodotti legnosi.

Il legno oggi entra sempre di più nelle città. Sta accadendo a Milano, così come a Roma. Non si pensi a chalet o villette in periferia, ma a veri e propri grattacieli di sei e nove piani costruiti in legno.

Nasce quindi la necessità di misurare quanta CO2 c’è nelle filiere corte. L’obiettivo con cui FederlegnoArredo ha pensato alla piattaforma “Legno Clima” è quello di dare valore proprio alla filiera corta.

“Non vogliamo che tutto sia costruito in legno, ovviamente”, ha detto Sebastiano Cerullo, Direttore Generale FederlegnoArredo, durante la presentazione della piattaforma avvenuta oggi a Roma in occasione della seconda edizione del Forum organizzato da Legambiente sulla gestione forestale e sostenibile. “Ormai è un dato di fatto – ha continuato Cerullo – che se si utilizza legno, si fa il bene dell’ambiente”.

Il Direttore Generale di FederlegnoArredo ha sottolineato come vi sia una tematica strettamente economica: “la filiera del legno locale va rimessa in pista”.

Paolo Viganò, Presidente Rete Clima e consulente tecnico di Federlegno Arredo, ha fatto presente come il progetto “Legno Clima” possa mettere in moto l’economia nazionale grazie a un prodotto rinnovabile.

“Più passano gli anni, più segherie non investono più e i tronchi vengono esportati all’estero fino ad arrivare persino in Cina”, ha detto Cerullo.

La piattaforma di FederlegnoArredo fa da apripista a livello europeo, con la speranza che altri seguano questo esempio che punta a sostenere un prodotto locale e sostenibile.

FederlegnoArredo, arriva "Legno Clima": progetto innovativo realizzato in linea con le indicazioni della Decisione 529/2013/EU, cardine delle politiche climatiche europee. L'intervista di Affaritaliani.it a Sebastiano Cerullo, Direttore Generale FederlegnoArredo

La sostenibilità della produzione di beni e servizi è stata inserita tra gli obiettivi della strategia “Europa 2020”, adottata dal Consiglio Europeo nel 2010 allo scopo di realizzare una economia competitiva, stabile ed inclusiva.

E il legno è un materiale sostenibile per eccellenza: assorbe il diossido di carbonio (meglio conosciuto come anidride carbonica CO2), sottraendolo all’atmosfera, e non produce rifiuti al termine del suo ciclo di vita. Le aziende del legno-arredo, infatti, restituiscono una nuova vita al legno trasformandolo in tavoli, sedie, armadi, comodini, abitazioni: in questo modo, il legno prolunga la sua capacità di mantenere queste riserve di carbonio (carbon stock) per tutta la durata di vita dei manufatti legnosi.

Proprio per quantificare lo stock di carbonio contenuto nei prodotti legnosi prodotti a partire da legno vergine italiano, FederlegnoArredo ha ideato il Progetto “Legno Clima”, con la collaborazione di Enel.

Ai microfoni di Affaritaliani.it il Direttore Generale FederlegnoArredo, Sebastiano Cerullo: "Federlegno Arredo rappresenta il primo anello della filiera e da anni rappresentiamo i valori ecosistemici che ci sono nel bosco, tra cui anche il legno. L’obiettivo del progetto che lanciamo oggi, un progetto all’avanguardia in Europa, è quello di valorizzare il ruolo dei prodotti derivanti dal legno: cioè quando nella filiera corta un albero diventa un prodotto legnoso che accumula CO2 e fa bene all’ambiente. Il punto è riuscire a valorizzare il legno che viene da realtà locali".

"La piattaforma ha avuto il sostegno di Enel e la certificazione di RINA; ora dobbiamo certificare le imprese che immettono i dati sulla piattaforma in maniera volontaria".

"Ricordo che questo progetto valorizza il legno locale soprattutto negli ambienti montani. Il legno è un materiale sostenibile, rinnovabile e viene riciclato: credo che l’attenzione all’accumulo di CO2 nel legno possa essere un tema delle prossime discussioni del Governo".

"Tra gli altri progetti, oltre quello realizzato in Triennale con il Legno di Vaia, con la Fondazione di Cremona abbiamo creato “Tempesta di Violini”, sempre con il legno di Vaia, per fare poi dei concerti di beneficienza. Siamo contenti di mettere al centro e di valorizzare il legno italiano e continueremo su questa direzione”.

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VIDEO - Cerullo, FederlegnoArredo: "Legno Clima: diamo valore al legno locale"

"Legno Clima": la collaborazione fra Enel e FederlegnoArredo è volta alla promozione della sostenibilità sul territorio nazionale, valorizzando l’utilizzo di prodotti legnosi

Basato su una piattaforma informatica di raccolta ed elaborazione dati, “Legno Clima” permette alle aziende di inserire i propri dati di produzione per il calcolo del carbonio stoccato nei prodotti lavorati. Le aziende coinvolte sono primariamente quelle appartenenti al circuito confindustriale di FederlegnoArredo

La collaborazione fra Enel e FederlegnoArredo è volta alla promozione della sostenibilità sul territorio nazionale, valorizzando l’utilizzo di prodotti legnosi, anche in sostituzione di prodotti a base di materiali meno ecocompatibili, quale modello virtuoso di economia circolare, e la consolidata esperienza di Enel nella sostenibilità ambientale e nella lotta ai cambiamenti climatici.

Il progetto consente di valorizzare il legno italiano e le filiere produttive locali di legno nazionale, accendendo un nuovo faro sul materiale principe dell’industria italiana dell’arredo. 

"Legno Clima", l'innovativo progetto di FederlegnoArredo, è stato presentato in occasione del Secondo Forum nazionale sulla gestione forestale sostenibile. L'intervista di Affaritaliani.it a Antonio Nicoletti, responsabile Aree Protette Legambiente

In Italia più di un terzo della superficie nazionale è ricoperta dai boschi. Seppur in crescita, per via dell’abbandono dei terreni agricoli e di quelli legati ai pascoli, oggi questi cuori verdi nazionali - che ospitano quasi metà del numero di specie animali e vegetali d’Europa - sono sempre più vulnerabili e fragili anche per via degli impatti dei cambiamenti climatici e degli eventi estremi.

L’innalzamento delle temperature, le piogge intense, le raffiche di vento, le gelate precoci, ma anche i forti periodi di siccità sono, insieme alla piaga degli incendi e all’arrivo di nuovo specie aliene, tra le principali minacce per questi grandi polmoni verdi della terra che contribuiscono a mitigare gli effetti del riscaldamento globale assorbendo carbonio.

La quantità di carbonio organico accumulato annualmente nelle foreste italiane (dati Rapporto Foreste del MIPAAF) ammonta a 1,24 miliardi di tonnellate, in media 141,7 t/ha, corrispondenti a 4,5 miliardi di anidride carbonica assorbita dall’atmosfera. Per questo oggi più che mai è fondamentale definire una coraggiosa ed efficace strategia forestale nazionale che metta al centro la definizione di piani di adattamento ai cambiamenti climatici a medio-lungo termine e interventi incisivi di mitigazione, in grado di migliorare la biodiversità e favorire una diversa “struttura” delle foreste per rispondere agli effetti climatici che sollecitano gli habitat forestali. Ma per far ciò è importante anche puntare su una gestione e una pianificazione forestale sempre più sostenibile e responsabile.

È questa la grande sfida e le tre principali proposte che Legambiente lancia oggi a Roma nel corso del Secondo Forum nazionale sulla gestione forestale sostenibile che coinvolge esperti del settore, rappresentanti del mondo istituzionale, scientifico, della ricerca, ma anche aziende e realtà virtuose e che si inserisce all’indomani del primo anniversario della tempesta Vaia che ha lasciato una ferita profonda sul territorio italiano: 41.691 gli ettari di boschi distrutti e 8.7 milioni di mc di legname schiantati a terra (7 volte il materiale prodotto in un anno dalle segherie italiane) dal vento che in alcuni casi ha superato i 200km/h.

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VIDEO - Nicoletti, Legambiente: "Legno, filiera produttiva italiana va valorizzata

Antonio Nicoletti, responsabile Aree Protette Legambiente, ha detto ad ad Affaritaliani.it: “Il mondo forestale è diviso tra chi pensa che le foreste debbano essere lasciate intonse e chi racconta che si possono gestire in maniera sostenibile, garantendo biodiversità, servizi ecosistemici e valorizzando la filiera produttiva italiana. Il forum della bioeconomia delle foreste serve come punto d’incontro tra ricerca, imprese e biodiversità. È un esperimento: la nostra speranza e che cresca l’attenzione e che i temi vengano affrontati a viso aperto. La SISEF, Federlegno e Assocarta sono partner dell’iniziativa; i decreti attuativi del Testo unico forestale devono dare risposte agli interrogativi che la ricerca ha avanzato: è un luogo di riflessione. Legambiente, grazie al dialogo con questi mondi, ha scoperto la complessità della gestione di un albero e lavora per la conoscenza”.