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Energia, Mosca domina il mercato del gas: fornitore leader in Ue fino al 2040
La quota di mercato aumenterà di quasi 40% entro il 2040, per effetto del calo della produzione interna. Focus chiave sulla Cina per le esportazioni di GNL
Energia, la Russia fornitore leader di gas fino al 2024
La Russia è destinata a rimanere il fornitore di gas dominante in Europa fino al 2040, secondo le ultime sitme sul gas europee a lungo termine realizzate da S&P Global Platts Analytics. Dalle previsioni si stima che la quota di mercato della Russia in Europa rimarrà al di sopra del 30%, aumentando di quasi il 40% entro il 2040, a causa del calo della produzione europea di gas, soprattutto dalla Norvegia. In questo modo la quota delle forniture globali di GNL nel mix energetico europeo dovrebbe aumentare fino al 2040, per compensare in parte il calo della produzione interna, ma senza raggiungere i livelli delle forniture russe. L’approvvigionamento di gas norvegese in Europa dovrebbe scendere gradualmente a circa 100 mld di mc entro il 2025 dagli attuali 110 mld do ,c / anno, per poi scendere più rapidamente a soli 60 mld di mc entro il 2040, secondo il rapporto, a causa del campo naturale declino. Nel rapporto, Platts Analytics dichiara che la fornitura di gas da gasdotti russi all’Europa nord-occidentale, centrale e orientale e all’Italia aumenterà da circa 130 mld di mc / anno nel 2020 a circa 150 mld di mc / anno entro il 2040. “Entro il 2035 ci aspettiamo una quota di mercato record della Russia del 38%”, sottolinea il report.
Nel frattempo la produzione di gas russo dovrebbe crescere in modo significativo poiché anche Mosca punta sempre più alle esportazioni verso la Cina e si concentra sullo sviluppo della sua capacità di esportazione di GNL (gas liquefatto). “Nel complesso, le esportazioni di gas russo cresceranno in modo significativo, da 240 mld di mc / anno nel 2020 a circa 390 mld di mc / anno nel 2040”. Dell’aumento della produzione al 2040, 65 miliardi di metri cubi / anno riguarderanno progetti di Gnl, con una pari quantità di fornitura esportata in Cina. “La riluttanza in Europa ad aumentare la dipendenza dal gas russo e il rischio di domanda dalla transizione energetica forniscono un forte incentivo per la Russia a diversificare il suo portafoglio di esportazioni”, sottolinea Platts Analytics.
Il gasdotto Power of Siberia 2 attraverso la Mongolia con una capacità pianificata di 50 mld di mc / anno collegherebbe la regione di Yamal, che attualmente fornisce direttamente l’Europa, con la crescente domanda cinese e potrebbe entrare in funzione nella seconda metà del decennio, ha evidenziato il report aggiungendo che il Power of Siberia 2 “vedrebbe l’Europa in concorrenza diretta con la Cina per il gas, fornendo al contempo a Gazprom un’assicurazione contro il rischio di domanda di transizione energetica in Europa”. Secondo il report, gran parte della crescita della produzione russa proverrà dalla penisola di Yamal.
E mentre si prevede che la Russia continuerà a dominare il mercato europeo, le prospettive per la domanda di gas Ue rimangono generalmente incerte. Platts Analytics prevede che la domanda di gas nei mercati più maturi dell’Europa nord-occidentale diminuirà di 50 miliardi di metri cubi / anno entro il 2040. “I fattori trainanti di questo calo sono i guadagni in termini di efficienza di riscaldamento, elettrificazione e crescita della generazione di energie rinnovabili– conclude il rapporto– che sostituiranno la domanda di gas per energia nel carico di base”.