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Nature Restoration Law, ora l'Ue punta a proteggere gli ecosistemi
La legge stabilisce obiettivi vincolati per il recupero delle aree naturali degradate
Il Parlamento Ue approva la Natura Restoration Law. Gli obiettivi sono ridurrela deforestazione, recuperare fiumi e laghi, ridurre le emissioni di CO2 e tutelare la biodiversità
Il Parlamento Europeo ha approvato il 27 febbraio la Nature Restoration Law, uno dei cardini dell'European Green Deal. Come riporta wisesociety.it, con questa legge l'Ue ha messo nero su bianco la roadmap per recuperare gli ecosistemi degradati.
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La Nature Restoration Law prevede:
- Riforestazione con 3 miliardi di alberi piantanti entro il 2027
- Interventi sui fiumi con la liberazione di 25.000 km di alvei fluviali oggi ostruiti
- Tutela della biodiversità attraverso strategie per favorire l'impollinazione dei fiori, e una maggiore attenzione alla qualità dell'aria e dell'acqua per proteggerci da eventi come alluvioni, siccità e incendi. I parametri si baseranno sull’European grassland butterfly indicator
- Misurazione degli stock di carbonio
- Tutela della Aree natura 2000 e verde urbano
- limitare il riscaldamento globale anche attraverso la sovranità alimentare
L'obiettivo della nuova legge è quella ripristinare almeno il 30% degli ambienti naturali degradati tra praterie, paludi, fiumi, laghi, fondali corallini e foreste portandoli da condizioni mediochi a buone entro il 2030. La percentuale dovrebbe salire al 60% entro il 2040 e fino al 90% entro i 10 anni successivi.
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L'iter per l'approvazione della Nature Restoration Law è stata piuttosto travagliato a causa di una resistenza da parte della destra europea e gli agricoltori, riuniti nel movimento dei trattori. Proprio l'opposizione di quest'ultimi ha portato al ridimensionamento nell'uso dei pesticidi. I Governi nazionali hanno poi la possibilità di sospenderla in caso di necessità. Ora si aspetta l'approvazione da parte del Consiglio Ue.