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Saipem, Cao: “In 10 anni energia pulita e gas: circa 60% del portafoglio”
“Il gas è protagonista nella transizione energetica”, lo scrive sulla rivista Energia l’Amministratore Delegato di Saipem, Stefano Cao
Cao: “Nei prossimi 10 anni, l’energia pulita rappresenterà, insieme al gas, circa il 60% del portafoglio. Aumenterà la presenza nei mercati a bassa emissione di CO2 e verranno sviluppate soluzioni innovative in campi emergenti come l’eolico ad alta quota”
Stefano Cao, Amministratore Delegato di Saipem, dedica, sulla rivista Energia, un approfondito ragionamento sugli scenari legati alla transizione energetica in Europa e nel mondo; un mondo che diventa sempre più instabile e caratterizzato da profondi mutamenti in tutti i campi, da quello economico, geopolitico e sociale a quello energetico e tecnologico.
Sono molti gli spunti offerti da Cao, che sottolinea come in termini di redditività il settore delle rinnovabili sarà caratterizzato da livelli di marginalità più contenute rispetto ai segmenti tradizionali dell’Oil & Gas, redditività che tuttavia andranno bilanciate dai volumi e dai più ridotti profili di rischio delle relative attività. Per l’esecuzione di tali progetti saranno indispensabili risorse, competenze e asset comuni ai tradizionali settori dell’Oil & Gas.
Saipem e la transizione energetica: domanda e offerta di energia stanno profondamente cambiando
“In termini di scenari energetici, l’espansione demografica delle classi medie in Asia, che rappresentano gran parte della crescita del PIL, indica che il baricentro della domanda di energia si muoverà verso l’Asia. Anche l’offerta di energia sta profondamente cambiando”, scrive Cao.
L’amministratore delegato di Saipem fa poi riferimento alla comparsa sul mercato di fonti non convenzionali come lo shale, che vede gli Stati Uniti in pole position come il più grande produttore mondiale di petrolio e gas.
È in questo contesto di profondo mutamento delle condizioni di mercato del mondo dell’energia determinato dalla volatilità del prezzo del petrolio che si è inserita la transizione energetica.
“Tale processo sta già avvenendo in parte spontaneamente, guidato dalla convenienza economica e dal progresso tecnologico, in parte sotto la spinta di decisioni politiche”, sottolinea Cao. “Un processo di tale portata non potrà che essere graduale, per continuare a rispondere alla domanda di energia anche con fonti convenzionali, che ancora oggi soddisfano più dell’80% dei consumi primari di energia nel mondo, e per consentire la costruzione delle infrastrutture per la produzione e distribuzione di energia rinnovabile”.
Saipem: il gas come protagonista della transizione energetica
L’amministratore delegato di Saipem ritiene che, in questo processo evolutivo, un ruolo fondamentale sarà rivestito dal gas naturale: il migliore combustibile fossile destinato ad accompagnare la transizione energetica.
“Gli studi e le previsioni intravedono un mercato del gas in espansione almeno per 15-20 anni. Il petrolio e il gas continueranno dunque a coprire una percentuale significativa della domanda di energia nei decenni futuri”, scrive il manager che propone, al fine di rendere la produzione di petrolio e gas sempre più sostenibile, l’impiego di nuove configurazioni ibride, come l’adozione di tecnologie rinnovabili applicate alle operazioni Oil & Gas che consentano di ridurre le emissioni complessive di CO2 sia negli impianti a terra che a mare.
Il ruolo di tecnologia e innovazione nel processo di transizione energetica
“In questo contesto la tecnologia svolgerà un ruolo centrale per ridurre il costo complessivo dell’investimento o per formulare, ad esempio, soluzioni modulari o scalabili per migliorare la redditività”, sottolinea il manager. “Proseguono anche gli sforzi per la definizione di un pacchetto di processo proprietario per la liquefazione e la rigassificazione del gas naturale su piccola scala, per lo sviluppo del floating LNG”.
“Saipem possiede diverse soluzioni, incluso Liqueflex™, una nuova tecnologia proprietaria che usa gas naturale come principale agente refrigerante e infine, Moss Maritime, società del gruppo, ha di recente acquisito esperienze pionieristiche nel mercato della conversione di LNG carrier a unità floating LNG”.