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Trivelle, Greenpeace blocca il meeting: "Patto della finzione ecologica"

Attivisti e attiviste scendono in campo a Ravenna per denunciare il patto della "finzione ecologica"

In contemporanea, a pochi chilometri di distanza, un altro gruppo di attivisti e attiviste di Greenpeace ha bloccato simbolicamente uno degli ingressi del palasport di Ravenna, che in questi giorni ospita il Med Energy Conference Exhibition. Un appuntamento a cui prendono parte i rappresentati di alcune delle aziende più impattanti sul clima del pianeta (come ENI, Shell e Total), istituzioni locali, tra cui il sindaco di Ravenna, e i delegati dei governi di Libia, Egitto, Cipro, Italia. La sicurezza del convegno ha cercato di nascondere dietro alcune transenne gli attivisti di Greenpeace per celare il dissenso alla vista dei delegati, proprio come l’industria dei combustibili fossili cerca di nascondere le proprie responsabilità nelle emissioni di CO2 dietro false soluzioni come il CCS e la cortina di fumo del greenwahing. Gli attivisti si sono quindi spostati davanti all’ingresso del palasport che ospita la conferenza, dove hanno continuato la loro protesta pacifica, durata cinque ore.

Ravenna è una delle città italiane più esposte agli impatti dei cambiamenti climatici. Secondo uno studio dell’Enea, l’area del ravennate rischia infatti di scomparire nel giro di qualche decennio a causa dell’innalzamento del livello dei mari e dell’erosione costiera. C’è ancora tempo per salvare la città e rilanciare la sua economia, puntando sulle rinnovabili e sull’efficienza energetica, ma occorre fare presto.