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Grossi guai per Nvidia, la Cina indaga per violazione della legge antimonopolio. E il titolo scivola in Borsa

Nel mirino dell'antitrust cinese l'acquisizione della società Mellanox Technologies

Grossi guai per Nvidia

La Cina ha avviato un'indagine sul gigante statunitense dei chip Nvidia per presunta violazione delle leggi antimonopolio con il conseguente calo del titolo in Borsa. Lo ha dichiarato l'emittente statale CCTV. In particolare, l'amministrazione statale di Pechino per la regolamentazione del mercato, la nostra Antitrust, ha avviato l'indagine “in conformità con la legge” sta cercando di capire se Nvidia abbia violato gli impegni presi nel 2020, quando ha acquisito Mellanox Technologies Ltd.

Nelle ultime settimane, Cina e Stati Uniti si sono scontrati sulle esportazioni di tecnologie chiave per la produzione di chip, di cui Nvidia è uno dei principali protagonisti.

La scorsa settimana Pechino ha dichiarato che avrebbe limitato le esportazioni verso gli Stati Uniti di alcuni componenti chiave per la produzione di semiconduttori, dopo che Washington ha preannunciato l'introduzione di limitazioni alla capacità della Cina di produrre chip avanzati.

Tra i materiali di cui è vietata l'esportazione ci sono i metalli gallio, antimonio e germanio, ha dichiarato il ministero del Commercio cinese in un comunicato che citava preoccupazioni di “sicurezza nazionale”. La mossa espande gli sforzi di Washington per limitare le esportazioni di chip all'avanguardia in Cina, che possono essere utilizzati in sistemi di armi avanzati e nell'intelligenza artificiale.

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