Libri & Editori

I 5 libri da leggere ad ottobre tra castagne e vin brulé

di Chiara Giacobelli

Thriller, biografie, romanzi storici, tematiche femminili: ecco alcune letture che vi consigliamo per il mese di ottobre

5)    I girasoli di Kiev di Erin Litteken (Piemme)

Come ben si potrà intuire dal titolo, I girasoli di Kiev è un romanzo estremamente attuale, che tenta di allacciare il passato al presente nel racconto di una vicenda non soltanto personale, ma anche sociale. Nel libro di Erin Litteken appena pubblicato in Italia da Piemme vi sono due tempi diversi: il primo è il presente, dove ci troviamo in Illinois e la protagonista è Cassie: sarà lei a voler scoprire a tutti i costi il doloroso passato della nonna Bobby, di cui l’anziana non parla mai. Il secondo è invece il 1934 e l’ambientazione è quella dell’Ucraina appena invasa dai sovietici di Stalin. In un battibaleno, la vita allegra di Alina si trasforma in perdita, distruzione, nostalgia e necessità di trovare una nuova strada…

I girasoli di KievSpeciale libri di ottobre 2022 - "I girasoli di Kiev" di Erin Litteken (Piemme)

Leggere un romanzo del genere in questo periodo gioca forse a favore della storia raccontata, poiché ci porta a instaurare una naturale empatia con i protagonisti, associando ciò che ritroviamo nelle pagine a ciò che ogni giorno vediamo in televisione. In realtà, quello che più di ogni altra cosa dovrebbe farci riflettere, procedendo lungo la lettura de I girasoli di Kiev, è il ripetersi degli eventi: magari in forma diversa, in tempi e luoghi ormai cambiati, ma con elementi di base tristemente immutati. L’invasione, la coercizione, il massacro di un popolo che non è andato volutamente incontro al proprio destino, l’uso della violenza e della propaganda sono aspetti che troviamo negli anni Trenta del Novecento e poi di nuovo nel 2022, in una serie di cicli e ricicli della storia.

Oltre alle molte riflessioni sociologiche e storiche che questo romanzo – pur nella sua scrittura fresca e scorrevole – porta a fare, c’è la vita dei singoli che emerge in maniera prepotente dalle pagine ed è utile per permetterci di immedesimarci non soltanto nei profughi che in massa devono lasciare le proprie terre, ma anche nelle persone reali o immaginarie che siano, una ad una, con il peso di un passato che non scomparirà mai. Un altro grande tema de I girasoli di Kiev è infatti proprio il perpetuarsi della violenza anche quando quest’ultima è ormai cessata, eppure continua a vivere nell’intimità di chi l’ha subìta. Tutto ciò non basta, però, a eliminare completamente la speranza e a permettere nuovi inizi, nuove gioie, nuovi affetti.

Lo consigliamo perché: è un romanzo molto centrato nel periodo attuale, sebbene racconti un episodio della prima metà del Novecento. Capire, entrare nel profondo di alcuni fatti storici e assumere il punto di vista dei personaggi che lo hanno vissuto in prima persona può aiutarci ad essere più comprensivi, solidali, imparando dagli errori commessi in passato.