Libri & Editori

Cinque libri da portare con sé in vacanza, dalla narrativa alle guide

di Chiara Giacobelli

Partendo da “Cammini d’Italia” per chi ama il trekking, ecco cinque titoli da mettere in valigia

2)  La donna che dipingeva il vento di Giulia Dal Mas (Tre60)

Cambiamo completamente genere e passiamo alla narrativa, con uno di quei romanzi che, tra trama e copertina, attraggono subito l’attenzione femminile. “Un dipinto nascosto, un bosco centenario, un amore segreto”, recita il sommario del libro, scritto da un’autrice originaria di Pordenone già molto apprezzata in Italia e non solo: Giulia Dal Mas. A pubblicarlo di recente è la casa editrice Tre60, che ha saputo bene come renderlo attraente anche da un punto di vista grafico. La storia si sviluppa su due linee temporali: la prima è quella della Svezia nel tempo presente, dove è protagonista Lena, un’ortopedica di 35 anni che è costretta a cambiare la sua vita e ad attraversare un grave dolore quando, nel giro di poco tempo, viene tradita dall’uomo amato e perde il suo affettuoso nonno. È a questo punto che ritrova nella casa al mare di famiglia un misterioso dipinto realizzato dalla bisnonna, una pittrice di fama internazionale, e decide di ripercorrerne le tracce.


 

La seconda storia che si sviluppa tra queste pagine è proprio quella di Eva, l’autrice del quadro in questione. Torniamo dunque indietro al 1914, in Trentino Alto Adige, più precisamente nel piccolo paesino di Cavalese. Qui ci immergiamo in una vicenda appassionante che ruota attorno all’amore, alla natura e all’arte, senza però dimenticare l’importanza cruciale della Storia, che – a causa della Prima Guerra Mondiale – costrinse molte persone come Eva a fare scelte scomode, destinate ad avere risvolti nel futuro dell’intera famiglia. Così, il legame tra queste due donne si svela nell’emancipazione femminile, nella ricerca di sé stesse attraverso il ritorno alle origini e infine nella rinascita, nonostante le avversità e la sofferenza che il destino pone sulla strada di tutti.

“Scrivere una storia è quasi come far nascere una vita – ha scritto Giulia Dal Mas nei ringraziamenti finali del libro – i personaggi prendono forma, gli avvenimenti assumono spessore e le emozioni via via si fanno reali. Non voglio dire che sia difficile, al contrario, le storie più vere, le anime più belle, si palesano all’improvviso e non chiedono altro che di essere seguite”. Questa è di certo una di quelle storie che cattura e affascina, reclamando la costante attenzione del lettore, anche grazie alla narrativa fluida e a tratti poetica.