Libri & Editori
Cinque libri da portare con sé in vacanza, dalla narrativa alle guide
Partendo da “Cammini d’Italia” per chi ama il trekking, ecco cinque titoli da mettere in valigia
5) L’amore segreto di Frida Kahlo di Caroline Bernard (Tre60)
L’amore segreto di Frida Kahlo di Caroline Bernard, uscito in lingua originale nel 2023 a Berlino e giunto in Italia a inizio estate grazie a Tre60, è un romanzo che intreccia abilmente la biografia di una delle artiste più iconiche del XX secolo con una narrazione appassionante e in parte immaginaria della sua vita privata. Caroline Bernard, nota per i suoi ritratti affascinanti di figure femminili forti e complesse, si immerge questa volta nel mondo tumultuoso di Frida Kahlo, esplorando la sua arte, le sue relazioni e, soprattutto, il suo amore segreto per il fotografo Nickolas Muray. In realtà, non è la prima volta che l’autrice si confronta con la grande artista messicana, dal momento che in passato aveva già scritto La passione di Frida per la stessa casa editrice. Si tratta dunque di una materia che conosce molto bene e che qui vuole approfondire prendendo in esame il periodo in cui Frida sta già divenendo famosa grazie alla sua prima mostra personale a New York, nel 1938. È un inizio di emancipazione non soltanto professionale, ma anche rispetto all’amore totalizzante, eppure spesso doloroso, che ha sempre provato per il marito Diego Rivera.
La storia qui narrata è particolarmente interessante perché si concentra su un episodio meno noto della vita di Frida, immaginando, ma sempre partendo da basi reali, una relazione segreta con un uomo da cui si sente immediatamente attratta e, al contempo, con cui riesce a instaurare una profonda connessione artistica, intellettuale, affettiva e confidenziale. Attraverso capitoli molto brevi, intensi e ricchi sia di interiorità che di dialoghi, Caroline Bernard ci porta dritti dentro la mente e il cuore di Frida, esplorando la sua sofferenza fisica ed emotiva, ma anche la sua speranza per una vita diversa e ovviamente il momento d’oro legato alla sua ascesa artistica; quando Frida tornerà in Messico dopo il lungo viaggio in Europa, sarà per lei il momento di decidere cosa fare, come gestire il suo legame complesso con Diego Rivera e questa nuova passione che la porta altrove, avendo peraltro forse ispirato alcune delle sue opere più famose. Con il senno di poi, potremmo pensare che per Frida quello sarebbe potuto essere il punto di svolta, la rottura da un legame tossico per ricostruire una sé stessa con maggiore autostima sentimentale; ma forse la dedizione per Rivera fu talmente forte e impattante nella sua vita da portarci a credere che nessun altro epilogo sarebbe stato possibile per lei.
Caroline Bernard è abile nel far emerge il personaggio di Frida Kahlo in tutta la sua complessità: una donna forte e al contempo vulnerabile, dotata di un’immensa capacità di amare e tuttavia anche di soffrire. Diego Rivera appare come probabilmente era: un uomo carismatico perennemente tormentato dai suoi demoni, mentre il fotografo Muray si affaccia sulla scena del romanzo con delicatezza e profondità, aggiungendo un’ulteriore sfumatura inedita alla figura dell’artista. Lo stile elegante e fluido della prosa, con una scrittura che si adatta perfettamente al contesto emotivo del romanzo, permette di evocare nel lettore l’ambiente culturale e politico del Messico del XX secolo, senza appesantire la narrazione con dettagli storici eccessivi; vi sono tuttavia descrizioni vivide che riportano in vita il mondo colorato e sofferto di Frida, consentendoci di immedesimarci facilmente nelle sue emozioni.
L’amore segreto di Frida Kahlo si inserisce perfettamente nella produzione della Bernard dedicata a figure femminili di spicco, tra cui si occupò anche di Simone De Beauvoir. La scrittrice ha dichiarato in un’intervista a Literature Today: “raccontare la storia di donne forti, che hanno dovuto lottare contro le avversità, è il mio modo di rendere omaggio a tutte coloro che, con il loro coraggio, hanno contribuito a cambiare il mondo”. In questo senso Frida Kahlo rappresenta una naturale estensione dell’interesse dell’autrice per donne straordinarie di altre epoche. Conclude il volume una lista di dipinti esposti a New York e Parigi tra le lodi e l’amicizia di personaggi noti come Helena Rubinstein e Georgia O’Keeffe, tutti innamorati di lei, del suo talento artistico e della sua personalità frizzante fuori dalle righe. Basti ricordare che fu André Breton a scrivere la prefazione al catalogo della mostra della Kahlo a New York, mentre Edward G. Robinson acquistò subito quattro dipinti. In questo utile elenco finale la Bernard, per non perdere di vista la centralità dell’artista oltre che della donna, stila la lista delle opere presenti all’esibizione e dà su di esse ulteriori informazioni utili poco note. Dunque un romanzo per chi forse ha già dimestichezza con Frida Kahlo, ma è interessato ad approfondirne aspetti secondari, fino ad oggi meno raccontati.