Libri & Editori

Cinque libri per coccolarsi nell’autunno 2024

di Chiara Giacobelli

Cinque romanzi selezionati e raccontati per voi, tra le recenti uscite di libreria

5) Ritorno a casa di Kate Morton (HarperCollins)

Ritorno a casa, ultimo romanzo di Kate Morton edito in Italia da HarperCollins, arrivato da poco nelle librerie, è un’opera avvolgente che fonde il mistero con il dramma familiare, costruendo una trama intricata intessuta di segreti, ricordi e rivelazioni inaspettate. Il libro si apre su una vicenda tragica che segnerà le vite di più generazioni, trascinando il lettore in un viaggio emotivo tra il passato e il presente.

Ambientato tra l’Australia e l’Inghilterra, Ritorno a casa si svolge principalmente nel 1959, anno in cui una tragedia sconvolge la tranquilla Adelaide Hills: la famiglia Turner viene trovata morta in circostanze misteriose nella loro grande e antica dimora. Questo evento drammatico avrà delle inconsuete conseguenze sulla protagonista Jess, che nel 2018, diventata ormai un’abile giornalista, si ritroverà a fare i conti con il proprio passato mentre è alla ricerca di una storia forte da raccontare: non avrebbe però mai potuto immaginare in che genere di storia si sarebbe imbattuta e quanto questa abbia a che fare con la sua vita.
Quando la nonna Nora, una figura chiave per lei, viene ricoverata in ospedale, Jess torna infatti in Australia da Londra, dove abita, e scopre nelle stanze dimenticate di Darling House, la sua casa d’infanzia, un vecchio libro dove è narrata la vicenda dei Turner. Da qui inizia un’indagine che non solo riapre ferite mai rimarginate, ma che è destinata a portare a galla segreti sepolti ormai da decenni.


 

Il romanzo si dipana attraverso un sapiente intreccio di piani temporali, alternando la voce di Jess, impegnata a risolvere il mistero, con i racconti di coloro che vissero gli eventi passati, permettendo così al lettore di immergersi completamente in entrambe le epoche.
Jess, la protagonista appunto, è un personaggio sfaccettato e molto credibile nella sua ambivalenza; segnata da un’infanzia difficile e da un rapporto intenso con la nonna Nora, è divenuta una donna forte ma enigmatica. La sua figura rappresenta il punto di congiunzione tra il passato e il presente, essendo allo stesso tempo figlia delle sue esperienze personali e investigatrice della storia familiare. Attorno a lei ruotano altri personaggi altrettanto affascinanti, come Polly Turner, la madre vittima della tragedia, e suo marito Tommy: la natura della loro relazione travagliata è ovviamente al centro del mistero.

In queste quasi 600 pagine intense ma mai noiose vengono affrontati temi universali e profondi, come la famiglia, la memoria, l’identità. Il concetto di “casa”, tanto fisico quanto emotivo, è centrale in tutto il libro: la dimora dei Turner diventa infatti un simbolo delle radici e delle ombre che i protagonisti non possono evitare di affrontare, inoltre la ricerca della verità fa i conti con la necessità di riconciliare il presente con le ferite del passato, rivelando come i segreti familiari possano influenzare le generazioni successive.
Altra tematica dominante è poi quella della maternità, intesa non solo come legame biologico, ma anche come forma di cura e protezione che attraversa il tempo. La figura di Nora incarna questo ruolo, ponendosi come pilastro su cui Jess costruisce il proprio percorso di vita, sebbene la sua storia riveli come anche le madri possano custodire dolori inconfessabili.

Lo stile di Kate Morton è avvolgente e suggestivo, denso di dettagli che catturano l’atmosfera di luoghi e tempi differenti. La sua abilità nel mescolare il mistero con il dramma familiare, senza perdere mai di vista le emozioni più intime dei personaggi, rende la lettura affascinante e immersiva. I dialoghi sono misurati, i paesaggi vividi e ogni elemento narrativo è calibrato con cura per mantenere il lettore sospeso tra il desiderio di scoprire la verità e la necessità di comprendere le dinamiche emotive dei protagonisti.
Un punto di forza del romanzo, in particolare, è la maestria con cui Morton gestisce i piani temporali. L’alternanza tra passato e presente non solo aggiunge suspense alla trama, ma permette di vedere la complessità degli eventi da diverse prospettive, arricchendo così la caratterizzazione dei personaggi e la profondità del mistero.

Kate Morton, in un’intervista per The Guardian, ha dichiarato che con Ritorno a casa voleva esplorare “come i segreti e i silenzi di una famiglia possano modellare il destino di chi viene dopo”. Ha spiegato inoltre che la scelta di ambientare parte della storia in Australia deriva dal suo desiderio di “scrivere su casa e lontananza”, temi che considera centrali per la comprensione delle dinamiche familiari.
Questo suo ultimo lavoro, come d’altra parte anche i precedenti, ha ottenuto un ampio consenso sia da parte del pubblico che della critica. I lettori hanno elogiato la già nota capacità dell’autrice di creare storie intense e di tessere trame intricate, avvincenti; anche la critica e la stampa hanno riconosciuto la qualità della scrittura della Morton, lodando in particolare la sua abilità nel combinare elementi di mistero con temi emozionali di grande impatto. Il libro è stato considerato uno dei migliori romanzi dell’anno nel suo genere, un perfetto connubio di intrigo e dramma familiare.

Kate Morton, nata nel 1976 in Australia, è una delle autrici di narrativa più amate degli ultimi anni. Ha esordito con il romanzo Ritorno a Riverton Manor, che l’ha catapultata verso il successo internazionale; i suoi libri, tradotti in 38 lingue, hanno venduto oltre 10 milioni di copie in tutto il mondo. Tra i suoi titoli più celebri si annoverano Il giardino dei segreti e I segreti della casa sul lago. Laureata in letteratura inglese, è conosciuta soprattutto per la sua abilità nel fondere mistero, storia e complessi rapporti familiari all’interno delle sue opere.

Lo consigliamo perché: traendo spunto da ciò che ne scrive il Publishers Weekly, questo romanzo è “un’epopea inquietante che coinvolge le morti misteriose di una famiglia benestante nel sud dell’Australia. Il capolavoro di Morton”. Se già prima l’autrice era considerata una grande penna di questa epoca, vale davvero leggerne il suo libro più bello.