Libri & Editori

Cinque libri per coccolarsi nell’autunno 2024

di Chiara Giacobelli

Cinque romanzi selezionati e raccontati per voi, tra le recenti uscite di libreria

4) L’emporio del cielo e della terra di James McBride (Fazi Editore)

Passiamo ora a un successo internazionale appena edito in Italia grazie a Fazi Editore che suggeriamo molto volentieri, anche a fronte del riscontro strepitoso ricevuto nel resto del mondo, con oltre un milione di copie vendute solo negli Usa. L’emporio del cielo e della terra, di James McBride, è un potente romanzo ambientato nell’America degli anni Trenta, che intreccia magistralmente la storia di due comunità marginalizzate: persone di colore ed ebrei immigrati. Pubblicato in italiano con la traduzione di Silvia Castoldi, il libro esplora le tensioni sociali di Chicken Hill, un quartiere di Pottstown in Pennsylvania, dove Moshe e Chona, coniugi ebrei di origine europea, gestiscono un piccolo emporio. Qui la comunità vive tra lotte quotidiane e atti di solidarietà, in un contesto dove razzismo e segregazione sono inevitabili parti della realtà.

Al centro della vicenda troviamo gli amabili Moshe e Chona, personaggi di straordinaria umanità. Moshe, un ebreo rumeno proprietario di un teatro, e Chona, una donna forte e generosa, conducono un’esistenza semplice ma significativa, diventando presto punto di riferimento per la comunità locale. La loro vita si complica però quando i vicini, Nate e Addie, chiedono aiuto per nascondere il nipote Dodo, un ragazzo sordo di dodici anni rimasto orfano: le autorità vogliono rinchiuderlo in un istituto per disabili, ma Chona, legata al giovane da un affetto quasi materno, è fortemente intenzionata a proteggerlo. Tuttavia, accade che un medico razzista, Doc Roberts, viene a sapere dei loro piani e cerca di ostacolarli in tutti i modi, riuscendo infine a portare via Dodo con la forza; sebbene tutto sembri perduto, la comunità intera si unisce per salvare il ragazzo, in un gesto che simboleggia la forza della solidarietà.


 

Chona, coraggiosa e generosa, è la protagonista femminile del romanzo, una vera eroina senza tempo; nonostante soffra di una malattia debilitante, riesce infatti a ispirare chi le sta intorno con la propria personalità indomita. Moshe, innamorato di lei, rappresenta l’altra metà di questa coppia che, con astuzia e compassione, cerca di mantenere viva la grande famiglia acquisita di cui fanno parte. C’è poi Dodo, con la sua sordità e un passato tragico, che a poco a poco diventa il fulcro emotivo della storia, mentre Doc Roberts incarna il razzismo e la brutalità di un’epoca in cui i pregiudizi dominano ovunque.
Come è facile intuire da questa breve trama qui raccontata, il romanzo affronta temi universali di grande importanza: l’ingiustizia sociale, la lotta per la sopravvivenza e il potere redentivo dell’amore, in tutte le sue sfaccettature. McBride ci porta a riflettere, con eleganza e maestria narrativa, su come le dinamiche di potere e di esclusione siano presenti tanto nel passato quanto nel presente, e su quanto sia quindi fondamentale la fratellanza tra i più deboli. In particolare, la convivenza tra ebrei e afroamericani a Chicken Hill offre uno sguardo profondo sulle difficoltà dell’integrazione e sui pregiudizi che ancora oggi affliggono la società americana.

James McBride, autore ben noto per aver vinto nel 2013 il National Book Award, possiede una capacità rara e preziosa di rendere vive tanto le atmosfere quanto i personaggi. La sua scrittura è fluida ma al contempo ricca di dettagli, in grado di alternare momenti di grande tensione a sprazzi di ironia sottile; il suo stile è inoltre arricchito da un’ironia pungente e da un profondo senso di umanità che pervade ogni pagina. I personaggi di McBride ci appaiono tutti complessi e tridimensionali, mai semplici stereotipi, ma esseri umani con pregi e difetti, in grado di suscitare empatia e riflessioni.
In un’intervista a The New York Times, l’autore ha descritto questo romanzo come “una storia di bontà, amore e accettazione”, ispirata dalla sua esperienza giovanile come consulente in un campo estivo per bambini disabili. Ha affermato anche che “il romanzo parla di comunità, di persone unite per una causa comune”, aggiungendo che “in un mondo sempre più diviso, abbiamo bisogno di storie che ci ricordino il potere della solidarietà”.
McBride ha anche condiviso con i lettori le motivazioni della sua scelta di ambientare il romanzo in Chicken Hill: “Volevo raccontare la storia dell’America attraverso gli occhi di chi è stato escluso, di chi ha vissuto ai margini, perché è lì che spesso si nasconde la vera umanità”, ha spiegato ai microfoni di The Washington Post.

L’emporio del cielo e della terra ha conquistato critica e pubblico, restando in vetta alle classifiche americane per oltre trenta settimane. Considerato uno dei romanzi più importanti del 2023, ha venduto oltre un milione di copie negli Stati Uniti ed è stato incluso nella lista dei libri preferiti da Barack Obama. La critica ha elogiato il romanzo per la sua capacità di affrontare temi complessi con una leggerezza apparente ma mai superficiale, definendolo “un inno alla solidarietà e all’umanità” (The Guardian).
Per chi ancora non conoscesse l’autore e le sue opere precedenti, ricordiamo che James McBride, nato a New York nel 1957 da padre afroamericano e madre ebrea polacca, è un autore poliedrico: giornalista, musicista jazz e sceneggiatore per registi del calibro di Spike Lee, ha avviato la sua carriera letteraria con il memoir Il colore dell’acqua, che ha venduto oltre due milioni di copie ed è diventato un classico americano. Nel 2013 ha vinto il National Book Award con The Good Lord Bird (in Italia pubblicato sempre da Fazi con il suo titolo originale solo nel 2021), confermandosi un punto di riferimento per la narrativa americana contemporanea. McBride continua a vivere e lavorare nel New Jersey, dove si dedica alla musica e alla scrittura, sempre con uno sguardo attento alla realtà sociale e ai diritti civili. A sua firma sempre per Fazi trovate anche Il diacono King Kong (gennaio 2023).

Lo consigliamo perché: è l’ultimo lavoro di un autore destinato a entrare nella storia della letteratura, ammesso che già non ne faccia parte. Le tematiche di grande spessore, la narrativa semplice ma intrigante e l’impegno sociale ne fanno una delle voci più autorevoli e importanti dell’editoria odierna.