Libri & Editori
Editoria, La nave di Teseo compie 5 anni: “Grazie a librai, lettori e autori”
Elisabetta Sgarbi pubblica sui suoi social un messaggio nel giorno dell’anniversario della casa editrice “che guarda al futuro e dà futuro al passato”
“Elisabetta Sgarbi e gli editori Mario Andreose ed Eugenio Lio si sono dimessi oggi dalla Bompiani (RCS Libri), per partecipare alla creazione di una nuova casa editrice, La nave di Teseo, che inizierà le pubblicazioni nel maggio 2016. La Sgarbi sarà direttore generale ed editoriale della nuova realtà editoriale che avrà sede a Milano, in Via Stefano Jacini 6”.
Iniziava così il comunicato stampa che cinque anni fa annunciava la nascita di una nuova casa editrice indipendente, La nave di Teseo, che si sarebbe dedicata a “narrativa, saggistica e poesia, italiane e straniere, attenta alle nuove voci, come ai classici”.
I fondatori erano un gruppo di autori tra cui spiccavano Umberto Eco e Sandro Veronesi, Furio Colombo, Edoardo Nesi, Sergio Claudio Perroni, accompagnati dagli editori Elisabetta Sgarbi, Mario Andreose, Eugenio Lio. Ma tanti altri erano e sono i nomi che hanno contribuito alla nascita e al successo della casa editrice, che oggi naviga a gonfie vele nel mare dell’editoria.
Scrive sui suoi social Elisabetta Sgarbi: “Proprio oggi, cinque anni fa, nasceva La nave di Teseo. Avremmo voluto festeggiare con librai, lettori, scrittori e autori, amici. Lo faremo quando potremo. Intanto, a tutti loro va il nostro ringraziamento.”
L’emergenza sanitaria ha infatti stravolto il settore librario ma La nave di Teseo non ha smesso di pubblicare libri, e anche di alta qualità, come le ultime uscite di Andrea De Carlo, Il teatro dei sogni; di Sandro Veronesi, Il Colibrì vincitore del premio Strega o XY appena tornato in libreria dopo 10 anni; di Woody Allen, Edoardo Nesi e tanti, tanti altri.
La casa editrice si è schierata anche apertamente nella lotta contro il Covid, rendendo gratuitamente scaricabile il numero 0 della propria rivista letteraria, Pantagruel, invitando in cambio ai lettori “un piccolo atto di solidarietà: una donazione libera a sostegno della Fondazione Humanitas per la Ricerca per fronteggiare l’emergenza Coronavirus”.