Libri & Editori
Libri, l’Italia preferisce la carta. Boom per la letteratura dei piccoli
Le rivendite che hanno garantito maggiori ricavi agli editori sono state le librerie indipendenti e gli store on-line, lasciando indietro GDO e specializzate
Libri, gli italiani preferiscono ancora la carta. Premiate librerie indipendenti e store on-line
Alla vigilia del Salone Internazionale del Libro a Torino, non si può non ricordare che, con un fatturato di tre miliardi e mezzo di euro, l’editoria è la prima industria culturale in Italia e vanta un ruolo di rilievo in Europa (siamo sopra la Spagna). Secondo dati AIE ripresi da Altavia.it, il mercato dei libri nel 2021 ha confermato la sua traiettoria di crescita (+10,2% sul 2019, +10,7% sul 2020) nonostante la sofferenza di narrativa e saggistica nei canali trade (-2,3% a valore, -2,4% a copie rispetto al 2021). Secondo l’ultimo rapporto Istat, le rivendite che hanno garantito maggiori ricavi agli editori sono state le librerie indipendenti e gli store on-line, lasciando indietro GDO e specializzate.
In altre parole, chi è autonomo nella scelta compra con un click, chi cerca assistenza favorisce lo stile di vendita accurato delle piccole librerie. I lettori italiani di oggi (almeno un libro letto nell’ultimo anno) rappresentano il 40,8% della popolazione dai sei anni in su. Di questi, il 69% legge ancora esclusivamente libri cartacei, il 12% soltanto e-book o libri online, lo 0,5% ascolta solo audiolibri; mentre il 18,2% si serve di più supporti.