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3M: con il Fluido Novec nei circuiti antincendio protegge musei e biblioteche

Dai Post-it allo Scotch, fino a Novec: gli innovativi prodotti 3M nascono grazie a 46 piattaforme tecnologiche, supportate da importanti investimenti in R&S

3M: con il Fluido Novec nei circuiti antincendio protegge musei e biblioteche. Le tecnologie 3M

In ufficio, a casa, in ospedale, dal dentista, nel cellulare e nel pc, nell’automobile e anche nei dispositivi di sicurezza antincendio. La scienza e le tecnologie 3M si trovano ovunque: “Persino noi che lavoriamo in azienda non conosciamo l’intera gamma dei prodotti, spesso ai nostri clienti proponiamo ogni volta una soluzione personalizzata in base alle esigenze”, dice Gianfranco De Gregorio, Business Leader per Industria, Elettrici ed Energia 3M Italia che Affaritaliani.it ha incontrato nella sede di Pioltello, alle porte di Milano.

3M ha attraversato 116 anni di storia restando solida nel tempo e anzi crescendo fino a diventare un colosso. Il segreto risiede nei consistenti investimenti, in termini di tempo e denaro, in Ricerca e Sviluppo, come spiega De Gregorio: “Un elemento specifico della nostra cultura è la libertà data ai ricercatori e scienziati di 3M di dedicare il 15% del proprio tempo a seguire le proprie idee, ossia a sviluppare progetti o prodotti che possono avere potenziale di generare valore, ma che non rientrano negli obiettivi formali assegnati”.

 

3M: con il Fluido Novec nei circuiti antincendio protegge musei e biblioteche. Le 46 piattaforme tecnologiche

Questo approccio in Italia è distintivo, visto che siamo il Paese fanalino di coda in termini di spesa in Ricerca, con 12,6 miliardi di euro di investimenti privati nel 2016, otto volte in meno rispetto alla Germania e la metà se confrontati a quelli della Francia.  

Alla base di questa attitudine all’innovazione ci sono 46 pilastri: le piattaforme tecnologiche che consentono di far evolvere applicazioni molto differenziate, una specie di “borsa di Mary Poppins”. Come dice De Gregorio: “Combinando tra loro le 46 piattaforme tecnologiche, siamo in grado di rispondere a tantissime necessità delle persone, sia nella vita privata sia nel lavoro.

Un esempio ‘classico’ in tal senso è Post-it Notes™ che unisce le specificità di diverse tecnologie tra cui la stesa e l’adesivo a rilascio graduale per un foglietto che possiamo staccare e riposizionare più volte sulle superfici. "Grazie a questa metodologia di lavoro, applicata da decenni nei nostri laboratori di ogni settore, 3M ha creato più di 55 mila prodotti”, sottolinea De Gregorio. 

 

3M: con il Fluido Novec nei circuiti antincendio protegge musei e biblioteche. Il Fluido 3M Novec™ 1230 nei circuiti antincendio

E così come un altro prodotto molto noto di 3M, il nastro adesivo Scotch™, è nato in carrozzeria - ideato per fissare i fogli di giornale sulle auto bicolori da dipingere negli anni ’30 - e poi è entrato nella vita di tutti i giorni, allo stesso modo una molecola nata per detergere i componenti elettrici, sfruttando l’alto grado di evaporazione, è utilizzata ora nei sistemi antincendio. Il Fluido 3M Novec™ 1230, infatti, è un liquido che agisce in forma gassosa, formulato per coniugare la sicurezza delle persone con le alte prestazioni e il rispetto dell’ambiente.

Un liquido trasparente che sembra acqua, ma che ha proprietà straordinarie ed innovative, come spiega ad Affaritaliani.it il Business Leader per Industria, Elettrici ed Energia 3M Italia: “3M Novec™ 1230 è un prodotto che ha praticamente impatto nullo sull’ambiente, quasi totalmente sconosciuto al mondo consumer, ma che è stato inventato nei nostri laboratori nel 2003 e ha diversi scopi. La prima destinazione d’uso è quella di spegnere gli incendi senza provocare danni all’ozono nell’atmosfera, alle persone e, a differenza di altri liquidi antincendio, non rovina gli oggetti. Per questo viene utilizzato nelle biblioteche e nei musei, soprattutto dove vanno preservati antichi manoscritti, opere d’arte o documenti unici. È anche utilizzato negli impianti antincendio dei datacenter, sempre più diffusi grazie alla trasformazione digitale, perché in caso di incendio non viene interrotta l’attività. Un altro utilizzo della molecola è nel settore cleaning per ingranaggi e microcircuiti”.