Astroturfing: la politica al tempo di Internet
Come i social possono influenzare il consenso digitale
Un social magazine italiano, IlSocialPolitico, ha pubblicato un articolo nell’ambito di un progetto che indaga l’attività 2.0 della politica.
Dopo il Russiagate e le relative polemiche che hanno tuttora risvolti penali negli Usa, si è capito che il mondo web non è solo un simulacro del mondo reale, ma ha invece effetti duraturi e concreti su di esso.
Il web, soprattutto nella sua declinazione social, Facebook, Twitter, Instagram, raggiunge in un solo momento miliardi di persone che votano e quindi è divenuto un campo di intenso studio per il marketing politico.
Premesso che la rete è partita a sinistra e che i grandi social sono stati tutti stati schierati per il mondialismo, come del resto Wikipedia che ancora è feudo di certo faziosità che di enciclopedico ha ben poco, da qualche tempo si è assistito ad un cambio di fase.
Ora i social, Facebook in testa, sembrano essere feudo della destra sovranista mondiale. La notizia recente è che la destra Usa sta facendo ricorso al cosiddetto Astroturfing, cioè la creazione a tavolino di consenso digitale dal basso, lo dimostra.
I democratici Usa accusano che si stia assistendo ad una confluenza di interessi tra sovranisti pro - Trump e interferenze russe e questo ha che fare con TheMoviment, l’organizzazione creata da Steve Bannon per portare alla vittoria i sovranisti populisti europei alle prossime elezioni.
Secondo IlSocialPolitico la campagna web populista made in Usa è cominciata con Facebook e ora è centrata su Twitter, con l’hastag #WalkAway Movement (“Movimento per andarsene”).
Per chi ne vuole sapere di più: https://twitter.com/hashtag/walkaway
La strategia sarebbe quella di account umani e bot che condividono le loro storie di abbandono del Partito Democratico Usa a favore di Donald Trump.
La strategia comunicativa mira a condizionare l’opinione pubblica americana, puntando sul tema delle divisioni tra democratici.
Una riprova che sia una forma di marketing politico sarebbe poi il sostegno che la campagna #WalkAway ha ricevuto da Russia Today e Sputnik, due media notoriamente filo Putin.
In tutto questo i partiti di sinistra sarebbero incapaci di reagire mediaticamente, pur avendo utilizzato per primi i social per creare consenso con l’elezione di Obama.
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