Dati Ads, a maggio si conferma la leadership digitale del Sole 24 Ore
Primo quotidiano digitale in Italia con 115.212 copie (di cui 70.200 copie digitali singole)
Il Sole 24 Ore si conferma anche nel mese di maggio 2016 il primo quotidiano digitale in Italia. Ciò nonostante anche questo mese l’Ads, in attesa di modificare il proprio regolamento che dovrà consentire la ripresa della normale divulgazione dei dati (così come chiarito oggi da Ads stessa), non ha rilevato i dati di diffusione delle copie multiple digitali, quelle cioè che vedono un solo compratore di più copie. Verifiche generate per fare chiarezza sulla segnalazione sollevata dal gruppo Condé Nast rispetto a suoi concorrenti del segmento periodici e che non riguarda in alcun modo il Gruppo Sole 24 Ore che, peraltro, per primo ha richiesto da tempo in sede Ads di regolamentare la materia proprio per evitare distorsioni e utilizzi impropri.
La quota media di queste copie multiple pari al 26,5% del totale diffusione carta+digital del Sole 24 Ore si confronta con il 48% del Financial Times e indica quindi che ci sono ancora forti margini di crescita in termini di mercato.
Uno dei principali elementi caratterizzanti della scelta editoriale multimediale che Il Sole 24 Ore ha adottato in questi ultimi anni è stata proprio lacreazione di una filiera di quotidiani digitali specializzati che ha rafforzato il legame con la nostra platea di riferimento, banche, aziende e professionisti, accentuando il profilo di strumento di lavoro indispensabile del Sole 24 Ore e stimolando, con particolare successo, la trasformazione del pacchetto storico di abbonamenti cartacei in abbonamenti digitali nelle versioni singole e multiple.
Le copie multiple rappresentano l’offerta del Sole 24 Ore al mondo business (B2B) e ne testimoniano il gradimento del mercato. Anche al netto di questa rilevantissima componente del mercato degli abbonamenti digitali, Il Sole 24 Ore si conferma nettamente il primo quotidiano digitale in assoluto con 115.212 copie totali, leader per copie digitali singole (70.200), e rivendicail merito di aver creato un mercato che va a vantaggio dell’intera editoria.