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Diritti tv Serie A, offerta Cvc da 2,2 miliardi: i club riflettono

Diritti Tv, l’offerta di CVC arriva sul tavolo della Serie A

Diritti tv Serie A, offerta Cvc da 2,2 miliardi: i club riflettono

La Serie A guarda al futuro in vista dell'assegnazione dei diritti di trasmissione del campionato per i prossimi anni (quelli post stagione 2020/2021 che vedrà confermate le 7 partite di Sky e le 3 di Dazn). Da settimane è in pressing il private equity internazionale Cvc a cui sono rimaste due settimane per provare a trovare un accordo. L'offerta a grandi linee, come noto, è decennale per creare una media company sui diritti tv con Cvc che punta al 10-15% di quote per un investimento da 2,2,-2,5 miliardi di euro. Ma sui dettagli se ne discuterà nelle prossime ore e i club restano incerti.

Tutto questo mentre nelle scorse ore il Consiglio di Stato ha cancellato la sentenza emessa dal Tar del Lazio sul ricorso presentato da Sky (che non esclude altri ricorsi) e che apriva alla pay tv alla possibilità di presentare offerte non solo per i diritti tv satellitari, ma anche per avere l'esclusiva internet. Cosa che non potrà avvenire allo stato attuale delle cose e che suggerirà probabilmente a Comcast di presentare un'offerta al ribasso rispetto al miliardo dell'ultimo triennio.

serie a gol Mkhitaryan(foto Lapresse)
 

Resta sul banco delle discussioni anche l'ampliamento del discorso, secondo quanto conferma il Sole, andando oltre il business dei diritti tv e creando "un fondo infrastrutturale (con il supporto dello stesso Cvc e di altri investitori-sottoscrittori) che potrebbe fornire supporto finanziario per la creazione di nuovi stadi, per i club che lo hanno in programma, oppure per la ristrutturazione degli stadi esistenti"