Editoria a 360 gradi, il giornalismo punta sulla realtà virtuale
Huffington Post ha acquisito Ryot per una cifra tra i 10 e 15 milioni di dollari
La realtà virtuale è pur sempre realtà. E il giornalismo vuole usarla per raccontare il mondo. L'Huffington Post ha acquisito Ryot, uno studio per la realtà virtuale. La cifra non è stata resa nota, ma secondo Tech Crunch è compresa tra i 10 e i 15 milioni di dollari.
Un investimento corposo, che Arianna Huffington ha motivato così: “Non vogliamo solo guardare la storia ma diventare la storia”. La realtà virtuale consentirebbe di “vivere le notizie dall'interno, come mai fatto prima”. La mossa, ovviamente, non è solo giornalistica ma pubblicitaria. E rincorre anche l'integrazione con i social network attraverso nuovi strumenti.
Immergere l'utente all'interno della realtà è prospettiva gradita per i contenuti, ma lo è anche per gli inserzionisti pubblicitari. Senza contare che, chi vorrà sfruttare l'enorme platea di Facebook dovrà passare dalla realtà virtuale, sulla quale Mark Zuckerberg sta puntando con decisione.
L'Huffington Post, infatti, non è l'unica media company a guardare con interesse alla realtà virtuale. Anche Condé Nast e Vice hanno allungato lo sguardo verso un giornalismo in tre dimensioni.