MediaTech

Freeda, la testata social lancia la sua prima serie tv

"Vogliamo pubblicare storie che rispecchino i valori e rispondano alle esigenze dei giovani"

Freeda debutta nello streaming. La testata social sta lavorando alla sua prima serie tv, per il prossimo inverno, insieme a una piattaforma terza di streaming. La testata editoriale presente su Instagram, Facebook, YouTube e Linkedin è nata 4 anni fa, nel settembre 2016, e vanta una comunità di 7 milioni di follower (tra Italia, Spagna e Gran Bretagna), registrando 85 milioni di utenti al mese. Al di là dei numeri,  come riporta ItaliaOggi, a essere speciale è la composizione del suo pubblico rappresentato da giovani e giovanissimi, dai 13 anni fino ai 35, per lo più ragazze. Naturale quindi il passo ulteriore verso altri social e la televisione on demand. Ora in rampa di lancio c'è la prima stagione di una serie tv in stile documentario, con puntate di 30 minuti ciascuna.


"I giovani scelgono storie vere, d'impatto positivo, che raccontano esempi di realizzazione al femminile, di affermazione di uno stile personale", spiega a ItaliaOggi Andrea Scotti Calderini, ceo e cofondatore di Freeda assieme a Gianluca Casole. "Noi non cerchiamo notizie né puntiamo sulla quantità di contenuti da mettere online. Grazie alla nostra redazione e all'analisi dei big data, vogliamo pubblicare storie che rispecchino i valori e rispondano alle esigenze dei giovani". Così emergono temi più leggeri come bellezza e moda, "anche se non sono più intesi come una volta", secondo Scotti Calderini, "includendo ora pure aspetti sulla diversità e l'inclusione", e poi si aggiungono storie come quella della prima donna (Fiorenza De Bernardi, classe 1928) ad aver guidato un aereo di linea, di un personaggio pop come l'artista palermitana Letizia Battaglia e di Daniela Del Latte, mamma di una ragazza trans, "vista da 3 milioni di persone nel giro di una sola settimana", sottolinea il ceo di Freeda, che pubblica per esempio 10 contenuti al giorno su Instagram e 3 su Facebook, per una durata media di un video ottimizzato per i social dai 2 ai 10 minuti e comunque sempre, sia per i video sia per le immagini sia per i testi, con una grafica curata, colorata e una titolazione d'immediata comprensione.


"Chiudiamo il 2019 con un fatturato sopra le stime, quasi a quota 11,7 milioni di euro dai precedenti 4,9 milioni. A livello consolidato, riduciamo la perdita netta a 243,5 mila euro da 461,3 mila di fine 2018 ma, per singole attività di business, abbiamo già raggiunto il pareggio. Il breakeven complessivo? Dipenderà dall'espansione internazionale che non consideriamo ancora conclusa" spiega ancora a ItaliaOggi  Calderini, che ha lanciato Freeda in Spagna (maggio 2018) e nel settembre 2019 in Gran Bretagna.