MediaTech
I Film della Quarantena: Ghost, 30 anni fa il cult con Swayze-Moore-Goldberg
Compie gli anni il fantasma più celebre del cinema, campione d'incassi nel 1990 e intramontabile classico che fruttò l'Oscar a Whoopi Goldberg
Parte oggi una nuova rubrica di affaritaliani, "I film della Quarantena", che si premura di celebrare pellicole cult da guardare e riguardare nelle giornate e serate che ci vedono costretti in casa.
Partiamo con Ghost, film uscito esattamente trent'anni fa, nel 1990, e il cui stratosferico successo mondiale lanciò definitivamente la carriera di Patrick Swayze e Demi Moore, consacrando la grande caratterista Whoopi Goldberg che si meritò anche un Oscar come Miglior Attrice Non Protagonista (che andò ad aggiungersi a quello per la Miglior Sceneggiatura Originale a Bruce Joel Rubin).
Diretto da Jerry Zucker, il film racconta la storia d'amore oltre la morte fra Sam Wheat (Swayze), funzionario di banca di New York e l'artista Molly (Moore). Ucciso da un ladro durante una passeggiata serale con Molly, Sam si risveglia nei panni di un fantasma incapace di comunicare con l'amata. Bloccato nel mondo terreno e impossibilitato ad accedere all'Aldilà, Sam continua a restare silenziosamente accanto a Molly, distrutta dal dolore, scoprendo con sgomento che il proprio assassinio per mano del ladro Willy Lopez (Rick Aviles) è stato ordito dal collega Carl (Tony Goldwin, poi visto nella serie Tv Scandal), riciclatore di denaro sporco tramite la banca. Lo stesso Carl ora sta circuendo Molly, l'unica che può aiutarlo a scoprire il modo di accedere a un conto bancario bloccato dallo stesso Sam prima di morire.
Sam ha bisogno di avvertire Molly del pericolo che corre, ma la sua condizione di fantasma non glielo permette. Rendendosi conto di necessitare di un medium, s'imbatte per una serie di coincidenze fortuite nella truffatrice Oda Mae Brown (Goldberg), che spilla denaro a clienti creduloni spacciando doti medianiche. In realtà Oda Mae è un'autentica medium, nonché l'unica che riesce a "sentire" Sam, il quale - tormentandola - la costringe infine a contattare Molly.
Molly è dapprima incredula e liquida in malo modo la sensitiva, commettendo l'errore di raccontare tutto a Carl, che la rassicura subdolamente ordinando poi al ladro Willy di dare la caccia a Oda Mae. Dopo mille peripezie, e dopo l'incontro con un altro fantasma che vive nella metropolitana (Vincent Schiavelli) e che gli insegna a interagire fisicamente con il mondo terreno, Sam, Oda Mae e Molly riusciranno a sconfiggere Carl, che rimarrà ucciso come il suo sgherro Willy (con la suggestiva immagine delle creature nere che, dall'inferno, salgono sulla terra per trascinare la loro anima nell'abisso), e - complici i poteri di Oda Mae - i due innamorati avranno il tempo di un ultimo bacio prima che l'anima di Sam sia chiamata in Cielo. Non prima che Sam abbia imparato a dire "Ti amo" a Molly, anziché "idem" come cinicamente faceva prima della tragedia.
Il film, che per l'assurdità della trama avrebbe potuto essere una tragicomica catastrofe al botteghino, riesce invece a essere convincente grazie alla solidità della sceneggiatura e alla bravura degli interpreti (in primis Whoopi Goldberg, inarrivabile nell'esilarante scena del prelievo in banca nelle vesti della facoltosa e svampita "Rita Miller", costretta poi da Sam a devolvere milioni di dollari alle suore).
A fronte di un costo di 22 milioni di dollari, la pellicola ne ha incassati oltre 506 in tutto il mondo, attestandosi come il film di maggior incasso del 1990.