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"La vita non è un film", Pino Insegno presenta il suo libro ad Affari
Alla soglia dei 60 anni, l’attore si racconta ad Affari Italiani: dai campi da calcio al piccolo schermo, dai teatri al doppiaggio passando per l’insegnamento
E ancora, tanto teatro sotto le stelle di Pietro Garinei e il commovente ritratto di Troisi, appassionato di football, “il Gigante” come Insegno lo definisce: “Un combattente, uno di quelli che per un pallone si buttano nel fuoco”. C’è “The Queen”, la regina, quella mitica Carrà che (ne primi anni ’90) si infila tra un soap (“Quando si ama”) e l’altra (“Beautiful”) e spiazza tutti in prime time su Rai 2 e che vuole (visti i successi) – categoricamente – proprio la Premiata Ditta come special guest.
A fare da contraltare ai frangenti di sarcasmo e goliardia – come quello dei gavettoni sull’Argentario con Maurizio Costanzo detto “l’Imperatore”; “prima Maurizio l’amico (sia ben chiaro), poi il Costanzo televisivo”, ove Pino si presenta in muta da sub facendo sbellicare l’intera combriccola – c’è il quadro familiare, umano, intenso, umile, vero! Segue il ricordo di Corrado Pani e della partita di Tennis a casa Tognazzi, con il quale poi nascerà un’amicizia unica, giacché fu proprio il Pani a ricordargli lo Zio famoso.
Ed infine il bizzarro aneddoto dell’inconsapevole Viggo Mortensen, vittima illustre che Insegno prende a male parole via cavo mentre fa il bagnetto al figlio e che solo Enrico Lo Verso riesce a placare: “vieni a mangiare con noi, non è uno scherzo, è Viggo, ti sta cercando!”. A coronamento non poteva mancare le “dedica” al suo amore, Alessia Navarro, la moglie, “La donna con la valigia”, colei che gli ha donato due splendidi bimbi, attrice talentuosissima, caratterialmente agli antipodi del marito, ma, come poi sostiene affettuosamente il diretto interessato: “Se gli opposti si attraggono Alessia e io siamo la punta di diamante di questa teoria assai gettonata!”.