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Lusso: taglia tra 30% e 80% della pubblicità e pesa su giornali e riviste
Il lusso europeo taglia dal 30% all'80% della pubblicità e pesa su riviste e giornali
Il lusso europeo taglia dal 30 all'80% della pubblicità e pesa su riviste e giornali, dov'era già in calo generale.
Lo rileva Bloomberg, citando l'agenzia di marketing digitale Digital Luxury Group. "Nessuno sa se i marchi torneranno a investire tanto quanto prima della pandemia", ha dichiarato l'ad del gruppo, David Sadigh, spiegando che puntano piuttosto a sviluppare l'e-commerce. Una perdita ingente, se si conta che lo scorso anno il settore si stima abbia impegnato in riviste e giornali il 26% del budget da 2,9 miliardi di dollari. Tra gli esempi, Elle francese, dove i profumi Chanel, Lancome e Yves Saint Laurent sono tra i pochi grandi che hanno fatto pubblicità la scorsa settimana, a confronto con almeno 26 pagine di annunci di potenti marchi, come Richemont, Lvmh e Kering nel numero del 6 marzo.
L'a.d. L'Oreal, Jean-Paul Agon, il 16 aprile aveva spiegato lo stop durante il lock-down: "Quando i negozi sono chiusi, non ha senso fare pubblicità, può anche essere frustrante pubblicizzare prodotti che non si possono acquistare".