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Mediaset, corso "Heat" (Hostile Environment Awareness Training) per gli inviati di guerra
Cinque giorni di alta formazione col reggimento "Tuscania" dei carabinieri
Mediaset, corso "Heat" (Hostile Environment Awareness Training) per gli inviati di guerra
Nell'ambito di un protocollo d'intesa tra l'Arma dei Carabinieri e Mediaset, siglato nell'aprile del 2022, saranno gli istruttori del 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti "Tuscania", di stanza a Livorno, ad addestrare gli "inviati di guerra" Mediaset a fronteggiare al meglio situazioni di potenziale pericolo durante le loro missioni in zone di conflitto. Simulazioni di guerra, ordigni esplosivi, situazioni ad alto rischio, sommosse e rapimenti. Dal 14 al 18 ottobre 2024, il Comando della 2° Brigata Mobile dei Carabinieri di Livorno terrà in favore di 25 dipendenti tra giornalisti, producer e personale della security del Gruppo Mediaset inviati in zone di crisi: un corso Hostile Environment Awareness Training (HEAT), durante il quale saranno svolte attività di training volte a dotare i partecipanti di strumenti di valutazione e gestione dei rischi derivanti dall'impiego in contesti non permissivi.
L'obiettivo è preparare fisicamente e psicologicamente il personale civile a destreggiarsi in situazioni ad alto rischio, quelle a cui spesso sono costretti i reporter inviati in aree di conflitto. Una formazione a 360 gradi tramite scenari e ricostruzioni realistiche di eventi bellici o violenti, per fornire le competenze necessarie ad affrontare emergenze e rischi. Per cinque giorni, durante le lezioni saranno fornite conoscenze teoriche e pratiche. I militari della 2° Brigata Mobile dei Carabinieri di Livorno guideranno il personale Mediaset in simulazioni ad alto impatto: check point legali e illegali, presenza di mine e di esplosivi, pianificazioni di missioni in aree ostili, manifestazioni violente e sequestri di persona.
Mediaset "ringrazia il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri per questo supporto di rilevante importanza per garantire la maggiore sicurezza agli inviati sul campo, salvaguardando al contempo il diritto all'informazione del pubblico, anche laddove è più difficile operare".