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Morta a 70 anni Maria Giovanna Maglie, chi era la giornalista amica di Craxi
Dagli esordi all'Unità all'approdo in Rai su raccomandazione di Bettino Craxi, fino ai guai con la giustizia per i presunti rimborsi spese gonfiati. Il ritratto
Gli inizi Rai
Poi la sua personalità dirompente la porta ad avere divergenze importanti con la linea del Pci (Partito Comunista Italiano), all'epoca molto influente sulle decisioni editoriali del giornale.
Trascorsi due anni, Maglie viene assunta dall'emittente radiotelevisiva pubblica. Grazie all'intervento di Bettino Craxi, all'epoca la figura più importante del Psi (Partito Socialista Italiano), la giornalista riesce ad approdare nella più prestigiosa redazione giornalistica della Rai.
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La popolarità televisiva
Nel 1990 scoppia la Guerra del Golfo: Maglie viene scelta per la sua esperienza di inviata internazionale come punto di riferimento per le cronache in diretta del Tg2. Nei mesi successivi viene promossa all'ambito ruolo di inviata dagli Stati Uniti d'America: rimane in questo ruolo fino al 1993.
Le controversie giudiziarie
Maria Giovanna Maglie entra così al centro di una grande polemica. Questa nasce dapprima dalle sue dimissioni volontarie dalla Rai, poi nell'avvio di un procedimento giudiziario per rimborsi gonfiati delle trasferte estere.
Il caso desta l'attenzione dei media, che ne accrescono la visibilità, ma anche dell'opinione pubblica. Il processo si conclude velocemente, nel 1994, con l'archiviazione (vi è assenza di fatture false); tuttavia, e al tempo stesso, il comportamento della giornalista finisce per essere oggetto di alcune interrogazioni parlamentari in Senato.