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Musk, vita da transumanista. Il suo credo? La teoria della Realtà Simulata

Di Giuseppe Vatinno

L'"imprenditore delle sfide impossibili" e amministratore delegato di Space X, di cui è anche direttore tecnico

Musk, una vita da transumanista. La filosofia della "Realtà simulata" al centro di Tesla, X and co.

Elon Musk è nato nel 1971 a Pretoria, capitale del Sudafrica. Conosciuto in tutto il mondo come l’ “imprenditore delle sfide impossibili” è amministratore delegato di Space X, di cui è anche direttore tecnico, cofondatore di Neuralink e OpenAI è da poco proprietario e presidente di X, l’ex Twitter, dopo che ne è stato assiduo utente.

È attualmente (agosto 2023) –secondo la rivista specializzata Forbes- la persona più ricca del mondo con un patrimonio di circa 241 miliardi di dollari. Una infanzia difficile con il padre in Sudafrica, bullizzato, ha ora rotto i rapporti con lui mentre la madre è stata una modella e dietologa. Si laurea prima in Economia e poi in Fisica in Pennsylvania (Usa). All’età di soli 24 a si trasferisce alla Stanford University, sempre negli Usa, per fare un dottorato in Fisica ma abbandona quasi subito dedicandosi ad affari e imprenditoria. È cittadino Usa dal 2002. È CEO di Tesla, la multinazionale di auto elettriche più famosa del mondo.

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Le sue imprese tecnico - scientifiche sono note universalmente ma c’è un aspetto ancora poco noto del tycoon Usa: è un Transumanista. Il Transumanesimo è una filosofia ed un movimento internazionale che considera la Scienza e la Tecnologia come i principali alleati nell’umanità per migliorarla. Il primo a parlarne nel 1957 è stato il biologo e genetista britannico Julian Huxley nel saggio “New Bottles for New Wine” (“Nuove Bottiglie per un Nuovo Vino”).

Il termine fu poi ripreso ed utilizzato negli Usa dal fondatore del Transumanesimo FM-30 (Fereidoun M. Esfandiary) e in seguito da Max More, transumanista in versione estropiana. Le radici culturali del Transumanesimo, indicato anche con H+, sono nell’illuminismo e nella filosofia positivista. H+ ha –tra l’altro- l’obiettivo di sconfiggere l’invecchiamento tramite la ricerca avanzata. Si occupano di questo tema il biochimico Aubrey de Grey e il fondatore di Google, Larry Page.