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Musk, vita da transumanista. Il suo credo? La teoria della Realtà Simulata

Di Giuseppe Vatinno

L'"imprenditore delle sfide impossibili" e amministratore delegato di Space X, di cui è anche direttore tecnico

Per chi ne volesse sapere di più sul tema ho scritto un libro: “Il Transumanesimo. Una nuova filosofia  per l’uomo del XXI secolo” (Armando editore). Il punto però, come dicevamo, poco noto, è che pezzi da novanta della Silicon Valley, tra cui Larry Page, sono transumanisti anche se non lo dicono apertamente per motivi di opportunità. Ma la notizia è che anche Elon Musk, l’”uomo più ricco del mondo”, è un transumanista.

Ad esempio, Neuralink che si occupa di neurotecnologie è una tipica impresa transumanista, ma anche Tesla e Space X lo sono. Musk crede fermamente che la Realtà non sia quella che vediamo ma che sia parte di una “Matrix” sovrastante e cioè si tratti di una simulazione che la riproduce in tutti i suoi più reconditi dettagli. Musk ha dichiarato pubblicamente che “la probabilità che noi non siamo in una simulazione è una su un miliardo”. Secondo il “Teorema di Bostrom” almeno una delle tre proposizioni seguenti deve essere vera: 1) La frazione di civiltà a livello umano che raggiunge uno stadio postumano (cioè in grado di eseguire simulazioni di antenati ad alta fedeltà) è molto vicina a zero. 2) La frazione delle civiltà postumane interessate all’esecuzione di simulazioni di antenati è molto vicina a zero. 3) La frazione di tutte le persone con le nostre esperienze che vivono in una simulazione è molto vicina ad una.

Una delle affermazioni più estreme è che la Meccanica Quantistica, così bizzarra, sia tale perché i programmatori non volessero dedicargli più potenza di calcolo e così l’abbiamo per così dire “sfumata”. La “teoria della simulazione” ha basi scientifiche rilevanti ed è stata proposta nel 2003 dal futurologo e transumanista professore di Oxford Nick Bostrom il cui laboratorio è finanziato proprio da Musk. L’idea si base sul fatto che la coscienza possa essere simulata da un computer e qui siamo in pieno dibattito sull’Intelligenza Artificiale e sul fatto che le civiltà avanzate tecnologicamente devono avere necessariamente accesso ad una grandissima capacità di calcolo tale appunto da riprodurre un modello della vera Realtà.