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Olimpiadi Tokyo, presidente Mori pronto a dimettersi dopo le frasi sessiste

Dopo le dichiarazioni sulla tendenza delle donne "a parlare eccessivamente durante le riunioni" Mori si dimette

Olimpiadi 2021, il presidente del comitato pronto a dimettersi. Accuse di sessismo

Il presidente del Comitato organizzatore delle Olimpiadi di Tokyo, Yoshiro Mori, si dimetterà dall'incarico dopo essere stato travolto dalle polemiche in seguito ad alcune sue frasi ritenute sessiste. Le indiscrezioni sul passo indietro di Mori, già primo ministro del Giappone tra il 2000 e il 2001, sono riportate da diversi media locali e arriverebbero a meno di 6 mesi dalla nuova data fissata per l'inizio dei Giochi olimpici, dopo il rinvio di un anno causato dall'emergenza Covid. Ora in pole per sostituirlo, secondo quanto riferito da Kyodo News, ci sarebbe l'ex presidente della Federcalcio giapponese Saburo Kawabuchi. Una riunione straordinaria del comitato organizzatore di Tokyo è in programma venerdì.

Il presidente del Comitato organizzatore delle Olimpiadi di Tokyo, Yoshiro Mori, è pronto a dimettersi dall'incarico dopo essere stato travolto da una polemica innescata da alcune sue frasi ritenute sessiste. Le indiscrezioni sul passo indietro di Mori, già primo ministro del Giappone tra il 2000 e il 2001, sono riportate da diversi media locali e arriverebbero a meno di 6 mesi dalla nuova data fissata per l'inizio dei Giochi olimpici, dopo il rinvio di un anno causato dall'emergenza Covid. Ora in pole per sostituirlo, secondo quanto riferito da Kyodo News, ci sarebbe l'ex presidente della Federcalcio giapponese Saburo Kawabuchi. Una riunione straordinaria del comitato organizzatore di Tokyo è in programma venerdì.

"Frasi sessiste" durante una riunione del comitato olimpico giapponese

Le frasi che hanno innescato il caso sono state pronunciate da Mori la scorsa settimana. Durante una riunione del Comitato olimpico giapponese, nel corso della quale si discuteva la possibilità di aumentare il numero di donne nella catena di comando dell'organismo, il numero uno del comitato organizzatore ha affermato: "Le riunioni del board con molte donne richiedono più tempo. Le donne sono competitive. Quando una persona alza una mano per parlare, a quanto pare anche altre si sentono obbligate a parlare. Quindi, tutti parlano".

Nonostante le successive scuse proferite da Mori per le sue affermazioni, le polemiche non si sono placate. Da più parti sono arrivate le pressioni per un suo passo indietro: le sue parole sono state stigmatizzate da alcuni main sponsor delle Olimpiadi, tra cui la Toyota, e dallo stesso Comitato olimpico internazionale che le ha definite "assolutamente inappropriate e in contrasto con gli impegni del Cio e con le sue riforme dell'agenda 2020".