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Politica e aziende, saper gestire i conflitti può diventare un’opportunità

di Giuliana Carosi

Videointervista a Daniele Chieffi e Matteo Flora, Ceo e presidente di The Magician, agenzia specializzata in comunicazione in contesti polarizzati e di crisi

La politica e le aziende tra reputazione e polarizzazione: perché saper gestire i conflitti può diventare un’opportunità

La comunicazione politica ha da sempre cercato “il nemico”, ovvero ha cercato di polarizzare le posizioni per rafforzare la propria e indebolire quella degli avversari. Ma non sempre chiamare a raccolta i propri sostenitori contro un nemico paga, soprattutto quando la polarizzazione è fine a se stessa. L’esempio è l’ultima campagna elettorale quando una parte politica ha volutamente costruito tutta la sua strategia “contro” l’avversario, senza ottenere il risultato sperato.

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Ma la polarizzazione non esiste solo in politica. Con il digitale qualsiasi scelta, posizione, azione che un’azienda, un personaggio, un’Istituzione effettuano divide le audiences, fra favorevoli e contrari, fra estimatori e denigratori. Conoscere e gestire questo fenomeno è diventata un’esigenza primaria. Soprattutto in un momento come questo in cui le crisi possono esplodere anche per un semplice messaggio sbagliato o equivocato. Non attrezzarsi per prevedere e disinnescare i possibili rischi di una polarizzazione non gestita è un grave rischio per aziende e personaggi.

Ma come si può fare? E quali conseguenze comporta? La prima è esclusivamente reputazionale. Non gestire il conflitto mette a rischio la percezione, e cioè il giudizio che le audiences di riferimento hanno o potrebbero avere. Per gestire la polarizzazione serve conoscere a fondo i dati e le audience, servono strategie precise, con l’obiettivo di orientare l’opinione delle persone e rafforzare e curare la reputazione di aziende e personaggi.