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Pubblicità, mercato italiano in crescita fino al 2,4%

di Redazione Mediatech

I dati sono in deciso miglioramento rispetto alle previsioni espresse lo scorso ottobre, quando la stima 2023 recitava -1%

Il valore del mercato presentato oggi è costruito nei diversi anni considerando tutti i mezzi al “net net” (al netto, quindi, della fee di agenzia del 15%), permettendo così un calcolo delle share omogeneo e comparabile. Inoltre, il perimetro analizzato da UNA è comprensivo, all’interno del mezzo TV, delle stime delle revenue del calcio: la Serie A trasmessa da Dazn e la Champions League trasmessa da Prime Video, e della stima delle revenue della pubblicità addressable & on demand, che per la prima volta viene esplicitata come valore all’interno del documento.

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Il digitale si conferma driver della crescita con oltre 4 miliardi di euro e una quota del 46,5%, seguito dalla televisione, con una raccolta superiore ai 3,4 miliardi di euro, che potrebbe registrare una leggera stabilità nello scenario migliore o un contenuto decremento (-0,5% vs. 2022) in quello peggiore, dovuto a un anno privo di eventi e di confronto con i Mondiali del 2022.

Da evidenziare la crescita dell’Out-Of-Home (OOH) che la riallinea lentamente alle performance pre-pandemiche. In crescita in entrambi gli scenari gli investimenti sulla radio (+1,9%, ma il dato potrebbe essere anche migliore, ha precisato la portavoce Federica Setti), che raggiunge i 415 milioni di euro. Mentre quotidiani e magazine periodici subiscono un’ulteriore decrescita: in entrambi gli scenari i Quotidiani perdono circa il -3% e i Periodici tra il -2% e il -2,6%, fermandosi a investimenti pari a 231 e 186 milioni di euro.