Rai in crisi: è lo specchio puntuale di una politica italiana perdente
L’indecisione sulla scelta del nuovo dg Rai rivela come la Rai sia lo specchio puntuale di una politica italiana perdente. E Urbano Cairo gioca le sue carte
NUOVO DIRETTORE GENERALE RAI: IMPASSE NELLA SCELTA
Ancora una volta, e solo per chi non se ne fosse accorto, la Rai sta dimostrando non solo di essere in balia della politica ma di esserne lo specchio puntuale.
E i balli di questi giorni relativi alla poltrona più importante, quella del direttore generale, ne sono un'ulteriore conferma.
LA RAI IN CRISI ALLA RICERCA DEL NUOVO DIRETTORE GENERALE
Dopo aver costretto alle dimissioni l'ultimo direttore generale Antonio Campo Dall'Orto, l'azienda televisiva pubblica, probabilmente in piedi solo grazie all'obbligatorietà del canone, sta a fatica cercando il nuovo successore.
Un successore che potrebbe avere un incarico a tempo legato alla durata del Consiglio, in scadenza al 2018.
Gira e rigira, tra veti e contro veti , chi salta fuori dal cilindro come candidato forte?, con tutto il rispetto per la persona esce fuori come probabile candidato forte un manager in pensione come Giancarlo Leone.
NUOVO DIRETTORE GENERALE RAI: IN CORSA IL PENSIONATO GIANCARLO LEONE
È gradito alla presidenza del Consiglio, non è inviso ai grillini, sostenuto dal Cavaliere, gran diplomatico, di buone relazioni, questi i valori aggiunti determinanti del sempreverde Leone.
Nessuno ha da dire sulle qualità professionali dell'uomo ma sarà mica possibile che gli head hunter che ricercano manager per alte posizioni che abbiano magari una strategia nuova, visione internazionale e spalle ricche di risultati siano stati capaci di scovare solo un 62 enne pensionato?
RAI, STALLO NELLA SCELTA DEL NUOVO DG, MA LA CRISI RAI DURA DA ANNI
Fra l'altro un manager che è stato parte determinante per anni nelle scelte strategiche di questa Rai.
Certo poi in lizza ce ne sono pure altri, da Paolo del Brocco di Rai Cinema ad Antonio Di Bella, tutti sulla stessa barca. Uno scafo che fa acqua da anni.
Tra i concorrenti televisivi invece, lasciando perdere la realtà di Sky, lontana anni luce in tema di programmi, mezzi tecnici, riprese, ritmo, si sta muovendo per La7, con velocità da predatore e manager di razza, Urbano Cairo. Un Cairo pronto ad approfittare della latitanza di idee del carrozzone pubblico.
Dopo l'acquisto del nuovo direttore di rete, il brillante autore Andrea Salerno, ecco il nuovo contratto con il programma Gazebo da Rai 3 e del suo protagonista Zoro. In linea di arrivo pure l'accordo con Fabio Fazio pronto al trasloco con il suo 'Che tempo fa'.
LA RAI IN CRISI: FAZIO LASCIA LA RAI
Grandi ringraziamenti alla Rai da parte di Fazio ma, visto che si rischia sui tetti agli stipendi e l'aria non è più favorevole, meglio salutare, magari con qualche frecciatina del tipo' l'unica realtà ferma in Rai è il cavallo'.
Qualche dubbio anche sulla permanenza di Bruno Vespa è lecito.
Fino a quando questa Rai rimarrà immobile e agganciata alla politica, come lo è da oltre 40 anni ?
Se non riuscirà a sganciarsi, almeno in parte dal gioco della politica e non ragionerà in maniera davvero imprenditoriale, è alto il rischio che rimanga soffocata nella palude delle aziende pubbliche in deficit perenne, di cui la Capitale, è strapiena. Ma in fondo perché dovrebbe cambiare, il canone è garantito.