Rai, la consigliera Borioni presenta ricorso al Tar contro la nomina di Foa
Finirà al Tar il caso Foa. La consigliera di amministrazione della Rai Rita Borioni, riporta l'agenzia Adnkronos, ha presentato un ricorso al Tribunale amministrativo contro la elezione di Marcello Foa a presidente della Rai. Borioni, al secondo mandato nel Cda Rai in rappresentanza dell'opposizione, ha deciso di investire il Tar contro la nomina del giornalista sovranista che da subito ha suscitato molte perplessità tra i giuristi.
Bocciato una prima volta in commissione di Vigilanza quando tutte le opposizioni avevano fatto fronte comune contro di lui, Foa è stato ripresentato a settembre dopo l'accordo tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, riuscendo a trovare i voti 4 necessari per avere la maggioranza. Una elezione illegittima per il Pd e per diversi giuristi. È il primo caso in assoluto di un presidente bocciato dalla Vigilanza, poi riproposto.
Il 26 settembre il giorno della sua elezione, le opposizioni non hanno partecipato al voto proprio per non legittimare con la loro presenza un atto considerato illegale. Michele Anzaldi, segretario della Vigilanza, e parlamentare del Pd ha chiesto da subito di poter vedere le schede della votazione, convinto di poter dimostrare delle irregolarità. A Foa sarebbero mancati alcuni voti e almeno due schede sarebbero state segnate, seguendo una prassi molto in voga nella Prima Repubblica. Anzaldi, dopo aver acquistito un parere legale che dimostrate come ogni atto parlametare debba essere accessibile per deputati e senatori, ha fatto appello a Roberto Fico perchè intervenga per rendere accessibili le schede. Un appello per ora caduto nel vuoto.
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