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Rai, Rossi: "Putin ci salverà da Soros". Ecco cosa scriveva l'uomo di Meloni

Redazione

Nel suo blog (aggiornato fino al 2018) Giampaolo Rossi appariva quasi ossessionato dal complotto del Nuovo ordine mondiale

Rai, il blog del direttore generale in pectore di Fdi pro-Putin

Giorgia Meloni deve fare i conti con un nuovo caso, relativo questa volta a Giampaolo Rossi, il suo "uomo Rai", il manager della tv pubblica sostenuto da Fdi. Il quotidiano Il Domani, ha infatti spulciato nel suo blog personale e tornando indietro nel tempo, fino al 2018, ha scoperto una sorta di ossessione nei suoi post, attacchi ai complottisti del "Nuovo ordine mondiale". Con frasi del tipo: "Putin ci salverà da Soros". Giampaolo Rossi è un intellettuale organico alla destra e da anni manager della tv pubblica e addirittura adesso su di lui avanzano sempre di più le voci su una sua promozione: dovrebbe essere il prescelto per diventare il nuovo direttore generale. Così scriveva sul suo blog e lo riporta il Domani, il manager caro a Meloni: "La colpa di Putin è di non volere sottomettere la Russia ai dettami del Nuovo ordine mondiale preconizzato da Soros". E ancora: "Obama vuole spingerci alla guerra contro Putin".

"Pensate che la Russia stia per invadere l'Europa - scriveva nel 2018 Rossi su questo blog ospitato da Il Giornale e lo riporta Il Domani - è solo il frutto di una schizofrenia indotta". Molti riferimenti, insomma, al grande complotto contro la Russia e ora proprio lui, sta per essere scelto per la grande scalata: è in pole per diventare il nuovo direttore generale. Se tutto dovesse filare liscio e secondo i desiderata del governo, - riporta La Stampa - il nome del successore di Carlo Fuortes, l'attuale ad, sarà quello di Roberto Sergio, ora direttore di Radio Rai, affiancato per un anno, prima dello scambio dei ruoli, proprio dall’uomo di fiducia di Giorgia Meloni, Giampaolo Rossi, intellettuale d’area di FdI, grande esperto di Rai, nell’immediato in qualità di Direttore generale. Di slancio poi si toccheranno i generi, data l’urgenza di scrivere i nuovi palinsesti, dunque si passerà alle testate.