Rcs, prezzo Bonomi "non congruo". Cairo non lascia e raddoppia
Urbano Cairo non molla Rcs. E, contro la cordata Bonomi-soci storici, rilancia. Prezzo più alto e proposta di fusione
Urbano Cairo non molla Rcs. E, contro la cordata Bonomi-soci storici, rilancia. La nuova offensiva, arrivata nell'ultimo giorno disponibile, sarebbe incentrata su tre punti. Primo: il prezzo. L'editore de La7 si è deciso a ritoccare verso l'alto le cifre in ballo, giudicate dal cda di Rcs troppo basse. Il concambio passa da 0,12 azioni di Cairo Communication per ogni titoli Rcs a 0,16, che valorizza i titoli di via Rizzoli 0,79 centesimi. Un ritocco importante, del 33%.
Il prezzo è in linea con quello di Bonomi e soci, giudicato "non congruo" dal cda. Ecco allora subentrare gli altri punti, con i quali Cairo spera di convincere gli altri azionisti. Secondo: la fusione dei due gruppi. È questo un elemento sul quale Cairo ha sempre spinto: non un'acquisizione ma una ops finalizzata all'integrazione tra Rcs e Cairo Communication. Adesso ci sono anche i tempi (entro due anni) e numeri: la nuova creatura varrebbe ricavi per 1.273 milioni nel 2017 e 1.340 milioni nel 2018, con un margine operativo lordo di 172 milioni nel 2017 e di 215 milioni nel 2018. Terzo (conseguenza del secondo): il progetto industriale che coinvolge i due gruppi è più articolato.
Si confermano quindi le indiscrezioni arrivate dopo la riunione tra Cairo e i suoi consulenti nello studio Erede intorno alle 15. Quattro ore di discussione, alla quale ha partecipato anche Gaetano Miccichè, presidente di Banca Imi, l'advisor finanziario dell'ops. Il messaggio era chiaro e il mercato lo ha interpretato si dall'apertura, senza attendere una comunica ufficiale. Le azioni di Cairo Communication sono salite dell'1,82% e quelle di Rcs del 3,13%.