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Tim, Cassazione boccia ricorso della Consob: Vivendi non ha controllo di fatto

La Corte di Cassazione ha deciso: il ricorso della Consob è "inammissibile" e conferma che Vivendi non ha "il controllo di fatto"

Tale ampiezza di poteri, spiega l'ordinanza, "definiti 'impliciti' e cioè atipici e innominati in quanto espressione di quel potere autoritativo amministrativo che, pur non previsto dalla legge, corre però 'parallelamente' ad un potere autoritativo tipico viceversa espressamente conferito da una norma ad un organo amministrativo, e che è legato da un nesso di 'strumentalità' con l’oggetto materiale e con l’interesse pubblico cui si riferisce il potere esplicito - determina, in sé, quella che il Giudice amministrativo ha definito una 'dequotazione' del principio di legalità sostanziale".

Quest’ultimo, si legge ancora, "benché parzialmente vulnerato, non viene del tutto pretermesso: lo specifico potere implicito individuato viene ritenuto legittimo e ammissibile in quanto elemento e condizione di effettività dell’esercizio di una funzione espressamente attribuita, a sua volta strumentale al conseguimento delle finalità individuate dalla legge".

E più avanti nell'ordinanza: "Trattasi di esercizio interpretativo del complessivo sistema normativo (sia quanto all’individuazione di un potere implicito sia quanto alla necessità applicazione delle generali regole di consultazione pubblica e partecipazione, nello specifico ritenute imprescindibili) svolto nell’ambito delle prerogative giurisdizionali ed in funzione meramente partecipativa (e di garanzia) rispetto al processo decisionale dell’Autorità, senza alcuna interferenza né nella sfera del potere legislativo né in quella riservata all’organo amministrativo. Ogni vizio afferente alla legittimità di tale esercizio interpretativo è sottratto al sindacato di queste Sezioni Unite. Da tanto consegue che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile".