Alcol e salute: l’attività fisica regolare compensa i danni da alcol
Bere alcol fa male, ma praticare regolarmente attività fisica limita le malattie da alcol come il cancro e le malattie cardiache
Come limitare i danni dell’alcol? Praticare regolarmente attività fisica limita i le malattie da alcol come il cancro e le malattie cardiache
L'esercizio fisico regolare compensa i danni legati al consumo di alcol, tra cui il cancro e le malattie cardiache. Uno studio dell'University College London e della University of Sydney ha rilevato che le persone che bevono regolarmente, ma che fanno attivita' fisica un'ora al giorno, non hanno piu' probabilita' di morire rispetto agli astemi.
Fare sport limita i danni da alcol: la ricerca
Nello studio i ricercatori hanno esaminato i dati di 36.370 adulti in Inghilterra e Scozia, che avevano preso parte a una ricerca annuale del governo che ha indagato sul consumo di alcol e sull'attivita' fisica dal 1994 al 2006.
Ebbene, circa l'85 per cento dei soggetti ha bevuto occasionalmente o spesso e tra questi il 13 per cento ha superato il limite consigliato di 14 unità a settimana. Ma coloro che hanno fatto almeno due ore e mezza di esercizio moderato a settimana hanno ridotto drasticamente i danni del bere.
E gli adulti che sono riusciti a fare 5 ore di esercizio a settimana, e che hanno superato i livelli di consumo d'alcol consigliato, non sono risultati più a rischio morte rispetto agli astemi.
L’esercizio fisico contrasta gli effetti dannosi dell’alcol
Secondo gli studiosi l'esercizio contrasta molti dei processi nocivi che si verificano nell'organismo dopo aver bevuto alcolici. Contrasterebbero, ad esempio, l'infiammazione cellulare e l'aumento di certi livelli ormonali, che innescano lo sviluppo del cancro e di altre malattie.
Lo studio è stato pubblicato sul British Journal of Sports Medicine. "I nostri risultati forniscono un ulteriore argomento per il ruolo dell’attività fisica come mezzo per promuovere la salute della popolazione anche in presenza di altri comportamenti meno sani", hanno concluso i ricercatori.