Medicina
Alzheimer cura: la risposta può essere una molecola presa dagli squali
Alzheimer cura: una molecola chiamata trodusquemina contenuta nell'intestino degli squali può essere sfruttata per una cura per l'Alzheimer
Alzheimer cura: la soluzione al problema dell'Alzheimer può arrivare dagli squali - Alzheimer news
L'Alzheimer è putroppo una delle malattie degenerative del cervello più diffuse al mondo ma una soluzione definitiva alla diffusione di questa malattia può arrivare da una piccola molecola chiamata trodusquemina contenuta nell'intestino degli squali. Questo aminosterolo permetterebbe di bloccare l'effetto tossico degli aggregati di beta-amiloide che danno origine della malattia di Alzheimer.
Alzheimer cura: una scoperta in parte anche italiana - Alzheimer news
La scoperta degli effetti benefici della trodusquemina è stata effettuata da un team internazionale a cui hanno partecipato anche alcuni scienziati italiani. Il gruppo di ricerca infatti comprende anche Fabrizio Chiti, Cristina Cecchi e Roberta Cascella, professori presso il Dipartimento di Scienze Biomediche Sperimentali e Cliniche dell’Università di Firenze.
Alzheimer cura: la trodusquemina rende inoffensivi gli aggregati di beta-amiloide che portano all'Alzheimer - Alzheimer news
La molecola scoperta dai ricercatori ha la capacità di bloccare l'effetto tossico degli aggregati di beta-amiloide che si formano nella corteccia celebrale e nell'ippocampo che vengono associati all'insorgenza dell'Alzheimer. “Inoltre - spiega Chiti, che è anche coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico di Airalzh Onlus - questa molecola ha proprietà peculiari perché, pur non impedendo l’aggregazione del peptide beta-amiloide, riduce il tempo di vita degli aggregati intermedi ritenuti tossici, effetto benefico che va ad aggiungersi alla sua capacità diretta di neutralizzare tali aggregati intermedi quando questi si formano”.
Alzheimer cura: crescono i casi di Alzheimer, in Italia il problema è particolarmente serio - Alzheimer news
Il numero di soggetti colpiti da malattie neurodegenerative è aumentato esponenzialmente negli ultimi anni, tanto da poter dire che le patologie legate al cervello sono diventate la peste del nuovo millennio. In Italia la situazione è particolarmente grave e si può parlare di una vera e propria emergenza sanitaria. Delle oltre 1 milione e 400 milioni persone colpite da problemi di demenza senile o altre forme di demenza, circa la metà è affetta da Alzheimer.