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Medicina
Alzheimer: dai farmaci contro l'Hiv una nuova cura contro l’Alzheimer

NUOVE CURE PER L’ALZHEIMER: I FARMACI PER L’HIV POTREBBERO TRATTARE CON SUCCESSO IL MORBO DI ALZHEIMER

Alzheimer cure: una nuova ricerca ha scoperto che un enzima utilizzato nella cura dell'HIV svolge un ruolo cruciale nel guidare la patologia cerebrale correlata all'Alzheimer alterando il gene APP. I risultati giustificano "una valutazione clinica immediata delle terapie antiretrovirali HIV nelle persone con malattia di Alzheimer", affermano gli autori dello studio.

L’Alzheimer è ritenuto "la crisi di salute pubblica più scarsamente riconosciuta del 21° secolo", la malattia di Alzheimer è la sesta causa di morte negli Stati Uniti e non ha cure conosciute. Attualmente, 5,7 milioni di persone negli Stati Uniti vivono con questa condizione ei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) prevedono che il peso della malattia raddoppierà entro il 2060.

CURA CONTRO L’ALZHEIMER: DAI FARMACI CONTRO L’HIV, UNA SPERANZA NELLA CURA DELL’ALZHEIMER, LO STUDIO

Alzheimer novità: la comunità medica sta lavorando sodo per capire come l’Alzheimer si verifica e cosa si può fare per fermarlo. Ad esempio, uno degli indizi che i ricercatori hanno finora è il cosiddetto gene APP.
Il gene APP codifica una proteina chiamata proteina precursore dell'amiloide presente nel cervello e nel midollo spinale, tra gli altri tessuti e organi.

Mentre il ruolo esatto della proteina APP è ancora sconosciuto, gli scienziati hanno trovato collegamenti tra le mutazioni in questo gene e il rischio di insorgenza precoce della malattia di Alzheimer. Nello specifico, oltre 50 diverse mutazioni nel gene APP possono innescare la condizione, rappresentando circa il 10% di tutti i casi di Alzheimer ad esordio precoce.

ALZHEIMER CURE 2018: DALLA CURA DELL’HIV UNA SPERANZA PER I MALATI DI ALZHEIMER

Una nuova ricerca sull’Alzheimer, pubblicata sulla rivista Nature , offre rivelazioni senza precedenti nel gene APP. Gli scienziati del Sanford Burnham Prebys Medical Discovery Institute (SBP) di La Jolla, in California, hanno scoperto che lo stesso tipo di enzima che consente all'HIV di infettare le cellule ricombina il gene APP in un modo da creare migliaia di nuove varianti genetiche nei neuroni delle persone con l'Alzheimer.

Le scoperte potrebbero non solo spiegare come l'APP stimola l'accumulo tossico di proteine beta-amiloide - che è un segno distintivo del morbo di Alzheimer - ma anche "cambia radicalmente il modo in cui comprendiamo il cervello e il morbo di Alzheimer", secondo il dott. Jerold Chun, Ph. D., l'autore senior del nuovo documento.

Fondamentalmente, i nuovi risultati suggeriscono che le terapie antiretrovirali attualmente utilizzate per il trattamento dell'HIV possono essere utili anche per il trattamento del morbo di Alzheimer.


 

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