Medicina

Salute, prevenzione cardiovascolare secondaria: un approccio globale

FADOI, Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti, è una società scientifica di Medicina Interna attiva da oltre 20 anni. Conta quasi 3000 iscritti e si caratterizza per un intenso impegno per la ricerca e la formazione che le ha consentito di promuovere numerosi studi clinici e organizzare, ogni anno, oltre 170 eventi con accreditamento ECM che raggiungono circa 10.000 operatori sanitari. La sua capacità di trattare tematiche come lo scompenso cardiaco e il rischio cardiovascolare ha suscitato l’interesse delle Autorità Sanitarie, del mondo scientifico e dell'industria farmaceutica. In quest’ambito rientra la Survey sulla Prevenzione Cardiovascolare secondaria per la quale la Società presieduta dal Dott. Campanini, Direttore Dipartimento Medico e Direttore Medicina Interna 2 presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara, si è avvalsa di un contributo non condizionato messo a disposizione dall’Azienda Merck Sharp & Dohme Italia.

L’iniziativa è stata organizzata allo scopo di comprendere le modalità e le criticità di gestione per la Prevenzione Cardiovascolare Secondaria nei pazienti che vengono assistiti nei reparti di Medicina Interna. Essa ha permesso di rilevare, attraverso una capillare raccolta di dati espressi dalle centinaia di Unità Operative italiane, che oltre il 40% dei pazienti internistici è stato colpito da episodi cardiovascolari maggiori come infarto e ictus. ‘Curare per prevenire’ diventa quindi fondamentale, perché il rischio di ulteriori episodi cardiovascolari maggiori è rilevante, e le patologie cardiovascolari si sommano ad altre malattie rendendo più problematico l’approccio terapeutico in pazienti che solitamente vengono ricoverati in età anziana, in condizioni di emergenza clinica e con molteplici bisogni assistenziali. In questi casi, alla necessità di prevenire ulteriori eventi, si aggiunge quindi quella di armonizzare la prevenzione cardiovascolare col resto delle cure. In tema di prevenzione, molto è stato fatto ma altrettanto resta da fare. I risultati dell’indagine parlano chiaro: un buon controllo dei vari fattori di rischio si riscontra in meno del 50% dei pazienti, solo il 36,9% ha un adeguato controllo del peso, appena il 14,3% riceve un regime dietetico strutturato al momento del ricovero.

Da considerare attentamente anche l’attività da svolgere in relazione al contesto vissuto dal paziente, visto che la combinazione tra condizione clinica e supporto sociale è indicata come il più importante tra i fattori limitanti per un’ottima gestione della prevenzione cardiovascolare. Un dato di particolare importanza è che il 50% dei pazienti ha insufficiente aderenza alle terapie e bassa consapevolezza del proprio profilo di rischio clinico. In tal senso l’iniziativa di FADOI è anche rivolta a creare sensibilità e consapevolezza da parte dei pazienti e degli operatori sanitari, nella convinzione che solo in questo modo sarà possibile realizzare una cura e una prevenzione secondaria incisive. FADOI ha inoltre realizzato un volume di prossima pubblicazione sulla prevenzione cardiovascolare secondaria, considerando i diversi fattori di rischio (ipertensione, diabete, dislipidemia, obesità/sovrappeso etc.) nei vari ambiti della patologia vascolare (cuore, cervello, rene, arti inferiori). Da questa pubblicazione è scaturito un position statement della Società Scientifica, curato dal Presidente Mauro Campanini e dagli Internisti Roberto Nardi e Giuliano Pinna.

Questo documento si caratterizza per l’originalità di affrontare il problema della prevenzione cardiovascolare secondaria con un “approccio globale”, che tende ad armonizzare le indicazioni delle linee guida con le caratteristiche del singolo paziente, considerato nella sua complessità e non parcellizzato nei singoli aspetti della problematica cardiovascolare. Un paziente spesso portatore di malattie croniche multiple, che riceve un numero elevato di prescrizioni terapeutiche e in cui le interazioni fra le diverse patologie e i molteplici trattamenti devono essere attentamente considerate. Dell’approccio globale alla Prevenzione Cardiovascolare Secondaria si parlerà in occasione della conferenza stampa “La Prevenzione Cardiovascolare Secondaria nel paziente complesso ad alto rischio”, in programma martedì 1 dicembre 2015 alle ore 11.30, presso il Circolo della Stampa di Milano. All’incontro, moderato da Annalisa Manduca, giornalista di Rai Radio Uno, interverrà il Dottor Mauro Campanini, Presidente Nazionale FADOI. Parteciperanno, inoltre, il Dottor Andrea Fontanella, Presidente Eletto FADOI, e il Dottor Giorgio Vescovo, Presidente della Fondazione FADOI.

(Andrea Bufo)