Cancro all’utero: con i No Vax crolla copertura papilloma virus vaccino
I medici lanciano l'allarme: le campagne No Vax hanno favorito la riduzione delle vaccinazioni per il papilloma virus aumentando il rischio di cancro all'utero
Allarme dei medici: le campagne No Vax fanno diminuire la copertura per il papilloma virus e di conseguenza aumentano le donne a rischio per il cancro all’utero
Le campagne No Vax hanno avuto un effetto negativo non solo per quanto riguarda le vaccinazioni pediatriche ma anche nella prevenzioni dei tumori. Il papilloma virus vaccino è l'unico strumento per scongiurare il rischio di cancro all'utero.
Cresce il rischio di cancro all’utero per la maggiore esposizione al papilloma virus
Il papilloma virus vaccino previene nello specifico l'insorgere nelle deonne del tumore cervice uterina metastasi. Negli ultimi anni, avvertono i medici, la copertura è lettarlmente crollata da 79 al 59%. Si tratta di una diminuzione particolarmente singnificativa considerando il breve lasso di tempo preso in considerazione.
Crollo papilloma virus vaccino? Colpa dei No Vax
"La copertura sta diminuendo. Le campagne no-vax hanno colpito anche questo tipo di vaccini - spiega Enrico Busato, direttore dell'unità di Ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Treviso - e questo, di conseguenza, apre la porta al rischio di un aumento dei tumori".
Papilloma virus vaccino: le modalità di assunzione
Il papilloma virus vaccino è offerto gratuitamente e la prima dose viene somministrata all'età di 11 anni. Il 65% delle donne però si ferma solo alla prima fase e non termina il percorso completo che prevede due richiami.
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