Medicina
Cos'è il gomito del tennista e quali sono i sintomi più comuni?
A proposito di presa, un altro dei sintomi più comuni del gomito del tennista è proprio la mancanza di forza nella presa. L’epicondilite può causare una riduzione nella forza in grado di rendere difficile afferrare oggetti o eseguire altre attività che richiedono una presa salda. Non solo attività sportive, ma anche di natura quotidiana.
Oltre al dolore nella zona dell’epicondilo, è possibile provare in caso di presenza del’infiammazione anche un dolore più o meno intenso durante l’estensione o la flessione del braccio. Inoltre, è comune sperimentare dolore al gomito anche durante il sonno, specialmente quando pieghiamo il braccio o lo poggiamo su una superficie rigida. Infine, è possibile che un paziente alle prese con l’epicondilite possa provare una sensazione di mancanza di sensibilità al tatto. La palpazione o la pressione diretta sulla zona dolente potrebbero in questo caso essere fonte di disagio.
Ad ogni modo, si tratta di sintomi che possono variare da persona e persona e che possono peggiorare con l’uso ripetuto del braccio o con altre attività che coinvolgano il gomito. Per questo motivo, se si sospetta di essere affetti da gomito del tennista o si sperimentano sintomi simili a quelli appena descritti, è consigliabile consultare un medico o un professionista sanitario per una diagnosi accurata e per studiare un piano di trattamento appropriato alle proprie esigenze.
Possibili rimedi per l’epicondilite e tempi di guarigione
Il trattamento del disturbo conosciuto come gomito del tennista può coinvolgere una combinazione di rimedi domiciliari, terapia fisica e, in alcuni casi, anche interventi medici. Il tempo di recupero varia ovviamente dalla gravità della condizione e dall’efficacia stessa del trattamento adottato dietro consiglio del proprio medico curante.
In genere il rimedio più comune per situazioni non particolarmente gravi è il riposo o una modifica dell’attività fisica che si svolge. Rimanere fermi è fondamentale per permettere al proprio gomito di guarire. Evitare o ridurre le cause di stress ai tendini permette di migliorare la situazione. In alcuni casi modificare la propria tecnica di esecuzione, ad esempio adottando presidi per il gomito, come un tutore o uno speciale braccialetto, potrebbe velocizzare il recupero. In questo caso si può andare da poche settimane a diversi mesi, a seconda della gravità del problema in origine e della capacità di adattarsi al cambiamento dell’attività.
In alcuni casi molto lievi può bastare invece l’applicazione di impacchi di ghiaccio sulla zona dolente per almeno 15-20 minuti alla volta, anche diverse volte al giorno. L’uso regolare del ghiaccio può aiutare a un graduale miglioramento. Tuttavia, il recupero completo può anche in questo caso richiedere diverse settimane.
Casi più complessi possono essere trattati tramite fisioterapia, includendo trattamenti specifici, massaggi, tecniche di rilassamento muscolare, esercizi di stretching e rafforzamento della zona del gomito e dell’avambraccio. In questo caso il tempo di recupero dipende dalla risposta individuale al programma di riabilitazione stabilito. Può comunque richiedere da poche settimane a diversi mesi.
Le varie metodologie di trattamento fin qui illustrate possono essere tra loro combinate. In aggiunta, nei casi in cui il dolore sia particolarmente intenso, è possibile sottoporsi anche a un ciclo di cure tramite farmaci antidolorifici e antinfiammatori non steroidei, per cercare di alleviare la sensazione di dolore e ridurre l’infiammazione. Si tratta ovviamente di un supporto al trattamento, ma non è attraverso l’uso di farmaci che è possibile risolvere definitivamente il problema.
In ogni caso l’azione combinata di antidolorifici, eventuale fisioterapia, ghiaccio e soprattutto riposo può portare nella maggior parte dei casi alla completa guarigione nel giro di qualche mese.
Qualora i sintomi risultassero particolarmente gravi e persistenti, anche dopo sei mesi o più di terapia conservativa, potrebbe diventare necessario ricorrere a un intervento chirurgico.