Cura dei tumori, sorpresa: sanità italiana al top
Cura dei tumori, in Italia il tasso di sopravvivenza a 5 anni supera la media dei paesi del nord Europa
'In molti tipi di tumore, particolarmente quelli solidi ,il tasso di sopravvivenza a 5 anni supera , in Italia , la media di quelle dei paesi del nord Europa' , questo e' quanto emerge dal Registro Ufficiale dei Tumori nel nostro Paese.
Un risultato sorprendente che sfata , innanzitutto, molti luoghi comuni sulla tanto bistrattata nostra sanità' pubblica. Ancora più' significativo questo risultato se pensiamo ai 30 milioni di malati oncologici cronici nel mondo e soprattutto (come rilevato dai ricercatori della Oxford University in Gran Bretagna) se si considera che ,nel nostro paese , i tumori fanno piu' vittime delle malattie cardiovascolari.
Molto spesso , e soltanto quando tocchiamo con mano per motivi di salute la nostra sanita', ci stupiamo del valore , della professionalità' e del servizio che ci viene dato. Certo non dimenticando errori, manchevolezze , sprechi che non sono certo scomparsi e che sono la causa principe dell'immagine negativa dei nostri ospedali e delle cure da questi offerte , la mai scomparsa 'malasanità'.
Il Sistema Sanitario Nazionale italiano e ' invece considerato ,da molti osservatori esteri , ultimo dei quali il prestigioso Bloomberg nel 2014 ,uno dei migliori , primo in Europa e terzo a livello mondiale. Dati piu' recenti non ci regalano lo stesso posizionamento (anche perché' i parametri sono leggermente differenti) ma rimaniamo sempre in un ranking piuttosto alto.
Questo risultato tiene conto del valore non solo del livello delle cure ma pure della responsabilita' etica di tale servizio in grado di garantire equita' di trattamento indipendentemente dalle aree geografiche e dal ceto sociale. Tanto per intenderci un qualcosa che negli Stati Uniti d' America e' pressoché' un miraggio.
I nostri centri di eccellenza per le cure del cancro sono riconosciuti a livello internazionale . E' sufficiente ricordare l'Istituto Tumori , l’ IEO , l'Humanitas e il Niguarda a Milano, il Regina Elena a Roma e il Pascale a Napoli.
E pure i nostri 'luminari'sono apprezzati nel mondo tanto da essere ampiamente coinvolti negli studi clinici per lo sviluppo dei farmaci innovativi dalle più importanti multinazionali farmaceutiche.
I nostri medici , in quello che si chiama 'citation index '( la percentuale di citazioni ottenute nelle piu' prestigiose riviste mediche internazionali) ,insomma la 'visibilita' scientifica' occupano posti primari.
Insomma , se non fosse che noi italiani probabilmente abbiamo il primato europeo e forse mondiale del lamento cronico, sta nel nostro DNA , possiamo stare abbastanza tranquilli per quanto riguarda la cura della nostra salute. IL rapporto costi benefici e' ampiamente a favore dei secondi.
Almeno per quanto riguarda la cura di malattie importanti non abbiamo bisogno di andare in altri paesi . Su questo fronte stiamo OK.
Altro aspetto il lavoro, soprattutto giovanile... qui ci si deve muovere e molto perche' ,purtroppo ,il film e' decisamente diverso.