Medicina

Diabete: intervento mininvasivo al duodeno può portare alla remissione

Gli esperti ritengono che stimolando la rigenerazione del duodeno si possa combattere il diabete in modo definitivo

Diabete: un intervento mininvasivo all'intestino sviluppato in Olanda può aiutare la remissione della malattia nelle persone che non trovano sollievo con i farmaci

Milioni di persone nel mondo, Italia compresa, soffrono di diabete. Questa patologia caratterizzata dall'iperglicemia, ovvero una concentrazione troppo elevata di zuccheri nel sangue, si distingue nelle due grandi categorie: diabete di tipo 1 e tipo 2. Ad oggi non esiste una cura vera e propria contro questa malattia ma una soluzione potrebbe arrivare da un intervento mininvasivo in endoscopia che attraverso il calore rimodella il duodeno, uno dei tre segmenti che compone l'intestino tenue.

Diabete intervento intestino: un "lifting" all'intestino può aiutare la remissione della malattia

Questa nuova tecnica chirurgica è stata sviluppata in Olanda, dove è in corso una sperimentazione clinica pilota, e i primi risultati saranno presentati durante la United European Gastroenterology. La procedura è stata ribattezzata "Ringiovanimento della Mucosa Duodenale" e prevede una dose controllata di calore sulla mucosa del duodeno per provocarne la rigenerazione e il rilascio di ormoni associati al diabete che permetterebbero di farlo regredire. La tecnica potrebbe diventare una cura definitiva, soprattutto per i pazienti che non hanno ottenuto risultati dalle cure farmacologiche.

La sperimentazione diretta da Suzanne Meiring, Annieke van Baar e Jacques Bergman dell'Università di Amsterdam ha coinvolto 16 pazienti affetti da diabete. Dopo l'intervento 3 malati su 4 hanno sospeso la terapia insulinica, grazie alla capacità di controllare la glicemia, mentre la restante parte ha comunque ridotto le dosi di insulina potendo godere di una condizione clinica migliore. I pazienti "guariti" hanno anche perso peso passando da un indice di massa corporea di 29,8 Kg/m2 a 25,5 Kg/m2 ad un anno dall'intervento.

Endoscopia duodeno, diabete: "Servono altri dati ma è un trattamento molto interessante"

"Lo studio pilota di "rifacimento" della mucosa duodenale utilizza una tecnologia in campo da pochi anni e testata finora su pochi casi - afferma all'ANSA Massimo Federici, Ordinario di Medicina Interna dell'Università di Roma Tor Vergata e Componente del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Diabetologia (SID) - In questo caso, sebbene il numero dei pazienti trattati sia poco numeroso, emergono dei risultati interessanti in termini di miglioramento del controllo glicemico, perdita di peso e riduzione dell'accumulo di grassi a livello epatico, effetti che persistono ad un anno dal trattamento. È necessario un campione più numeroso di pazienti per capire quanto il risultato sia riproducibile, ma questi i sono molto incoraggianti. Tuttavia, per un'applicazione su scala più ampia è necessario valutare i costi dell'intervento e la possibilità che non tutti i pazienti possano essere sottoposti alla procedura che, per quanto endoscopica, può avere degli effetti collaterali. Questo metodo di "rimodellamento" della mucosa duodenale - conclude l'esperto - è comunque molto interessante, perché conferma il ruolo di questo tratto intestinale sul controllo metabolico: sarà importante eseguire nuove ricerche per aumentare il livello di comprensione sulle sue azioni".

Diabete: come prevenirlo

Ad oggi comunque il metodo migliore per combattere il diabete resta la prevenzione. L'Humanitas consiglia un'attività fisica aerobica di moderata intensità della durata di 20-30 minuti al giorno o 150 minuti alla settimana. Perdere il 10% del peso corporeo riduce del 60% l'incidenza del diabete di tipo 2. Anche la dieta è fondamentale. Sono da evitare alimenti ricchi di acidi grassi saturi (grassi animali), da sostituire parzialmente con acidi grassi insaturi (Omega 3) che riducono gli effetti della malattia. Altrettanto importante uno screening tempestivo.