Medicina

Italia, il Paese dei depressi: soffrono in milioni, ma i farmaci sono insicuri

di Antonio Amorosi

Senza terapia psicanalitica la maggior parte degli antidepressivi non funzionano. Lo studio che ribalta i luoghi comuni

Ma l’antidepressivo come business funziona. L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) sostiene che dal 2000 al 2020 l’uso di antidepressivi è più che raddoppiato in almeno 18 Paesi europei. Nel 2000 si consumavano in media 30,5 pasticche al giorno ogni 1000 persone, oggi ne consumiamo 75,3, con un aumento del 147%.

L’ultimo rapporto OsMed stima che circa 3 milioni di italiani siano stati colpiti dalla depressione. Ma circa il 7% della popolazione, 4,2 milioni di persone ha assunto antidepressivi nel 2021, con picchi di oltre il 10% in Liguria e Toscana. La metà ha più di 67 anni e la categoria che ne assume maggiormente sono le donne anziane: il 27,5% delle over 85.

In UK la situazione è ancora più grave: quattro adulti su 10 soffrono di dolore cronico, il che significa che provano disagio per più di 3 mesi alla volta. La colpa è spesso di dolori diversi che poi portano alla depressione: mal di schiena, mal di testa e crampi, e per uno su 10 soffre così tanto da essere gravemente invalidante.

Il dottor Ryan Patel, del King's College di Londra, ha detto dello studio: “Se sei una persona che vive con dolore cronico e assume farmaci antidepressivi per gestire i sintomi, il miglior consiglio è di continuare a prenderli se funzionano per te. I sistemi che regolano l'umore e il dolore si sovrappongono considerevolmente, il che significa che alcuni antidepressivi possono fornire sollievo dal dolore".