Medicina

Italia, il Paese dei depressi: soffrono in milioni, ma i farmaci sono insicuri

di Antonio Amorosi

Senza terapia psicanalitica la maggior parte degli antidepressivi non funzionano. Lo studio che ribalta i luoghi comuni

Tradizionalmente i medici potrebbero prescrivere antidolorifici per aiutare questi malati. Ma le nuove linee guida britanniche suggeriscono che i medici dovrebbero eliminare la raccomandazione di farmaci oppioidi, paracetamolo e ibuprofene per le persone che stanno male per un lungo periodo. Fanno più male che bene, se assunti a lungo termine. I pazienti dovrebbero cercare di seguire altre strade, come andare in analisi, cercare vie naturali quando possibile e intervenire con l’agopuntura.

Negli ultimi anni, nel campo scientifico si è dimostrata l’efficacia di diversi trattamenti. Anche l'esercizio fisico rilascia endorfine, che sono gli antidolorifici naturali del corpo, quindi i livelli di dolore potrebbero essere abbassati quasi immediatamente con l’attività. Ci si procura in questo modo anche benefici a lungo termine, come il rafforzamento dei muscoli, che potrebbero aiutare a trattare la fonte di alcuni dolori articolari che procurano poi dolori depressivi.

In questo senso le attività a basso impatto come nuotare o camminare possono essere le migliori della gamma. L'esercizio riduce anche l'infiammazione nel corpo, che spesso può essere fonte di dolore cronico. Alcuni studi sugli animali dimostrano che essere sedentari dopo un infortunio può causare un dolore maggiore rispetto a continuare a essere attivi.

Questo vale anche per l’agopuntura, la disciplina che si origina dall'antica medicina cinese. Stesso dicasi per le nuove terapie psicologiche. Rivolgersi ad un terapista che possa indagare sui traumi dovrebbe essere la la strada maestra per comprendere le cause di un malessere che conduce alla depressione. Ma spesso questo non accade, con l’effetto di preferire “la pillola” sedativa allo scavare in profondità.