Medicina
Malattia renale cronica, il nemico silenzioso che colpisce 4,5 mln di italiani
I pazienti aderenti alla dieta ipoproteica ritardano l’ingresso in dialisi e aumentano la sopravvivenza con un miglioramento della qualità di vita e risparmi
I benefici della Terapia Dietetico Nutrizionale
I dati preliminari di questo studio confermano come la Terapia Dietetico-Nutrizionale (TDN) sia una componente importante della gestione conservativa del paziente affetto da malattia renale cronica, perché oltre a mantenere uno stato nutrizionale ottimale, a prevenire e/o correggere sintomi e complicanze dell’insufficienza renale cronica, a facilitare l’utilizzo di programmi di dialisi incrementale, a migliorare l’efficacia della terapia farmacologica e a ridurre l’incidenza di ospedalizzazione, come ampiamente documentato dalla letteratura, consente nei pazienti aderenti alla dieta di allontanare nel tempo dell’inizio della dialisi permettendo un risparmio per il paziente e per la comunità.
L’importanza dell’aderenza del paziente allo schema dietetico nutrizionale
I programmi di terapia conservativa, di cui la TDN è parte essenziale, possono pertanto migliorare la qualità della vita del paziente e ridurre i costi di assistenza sanitaria. Poiché la TDN si fonda sulla riduzione dell’apporto proteico, gli alimenti aproteici rappresentano un presidio fondamentale per la corretta elaborazione e attuazione di una dieta ipoproteica. Costituiti da carboidrati e pressoché privi di proteine, fosforo, sodio e potassio, tali prodotti consentono di mantenere elevato l’apporto energetico, fornendo energia “pulita” e lasciando più spazio ad alimenti ricchi in proteine ad alto valore biologico per garantire l’apporto di aminoacidi essenziali. In tal modo è possibile ottenere una maggiore efficacia terapeutica, con minor rischio di inadeguatezza nutrizionale, e una migliore gestione della pressione arteriosa e dei livelli di potassio e fosforo nel sangue (prevenendo iperkalemia e iperfosforemia). Per tutte le terapie nutrizionali, ed in particolare quelle mirate al paziente con malattia renale cronica, l’aderenza del paziente allo schema dietetico è un elemento fondamentale per il successo e la sicurezza della TDN.
Per questo è importante che ogni paziente sia nella condizione di avere accesso ad una quantità di prodotti alimentari aproteici congrua, che gli permetta di rispettare le indicazioni della TDN, evitando di dover integrare con risorse economiche personali tali da pregiudicarne l’aderenza. Allo stesso tempo, sempre al fine di sostenerne l’aderenza terapeutica è importante che il paziente abbia a disposizione tutta la gamma di alimenti aproteici oggi disponibili, comprese le categorie più innovative, così da diversificare il più possibile una dieta altrimenti molto onerosa per la ripetitività di pasti realizzati a partire da alimenti poco vari.
Infine, è bene ricordare che le linee guida della National Kidney Foundation incoraggiano la diffusione della dieta ipoproteica nella malattia renale cronica, l’utilizzo di alimenti aproteici e il ricorso ai dietisti renali per aumentare l’aderenza e l’efficacia della dieta ipoproteica.