Medicina

Malattia renale cronica, il nemico silenzioso che colpisce 4,5 mln di italiani

di Redazione Medicina

I pazienti aderenti alla dieta ipoproteica ritardano l’ingresso in dialisi e aumentano la sopravvivenza con un miglioramento della qualità di vita e risparmi

Lo studio costo-efficacia

A partire dai dati relativi al quadro epidemiologico della MRC, il Dott. Vincenzo Bellizzi, Direttore UOC Nefrologia e Dialisi AO Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, ha condotto lo studio costo–efficacia del trattamento nutrizionale nella malattia renale cronica, promosso con il contributo incondizionato di Dr. Schär. I primi risultati evidenziano come la dieta ipoproteica, nei pazienti aderenti, consenta di rinviare l’inizio della dialisi e di aumentare la sopravvivenza del paziente.  Inoltre, lo studio ha permesso di individuare e raffrontare la differenza di costo fra un paziente aderente alla dieta ipoproteica e un paziente in dialisi.
 
“Lo studio ha coinvolto 60 pazienti in dieta ipoproteica e un gruppo di controllo di più di 120 individui che presentavano le medesime caratteristiche, ma che non seguivano alcuna dieta. L’obiettivo era verificare le tempistiche di ingresso in dialisi, la sopravvivenza e i costi associati alle terapie nell’arco di 5 anni – spiega il Dott. Vincenzo Bellizzi – La dieta ipoproteica consente di rinviare l’inizio della dialisi di 20 mesi e di aumentare di altrettanto la sopravvivenza del paziente, con un importante miglioramento della sua vita.
 
Inoltre, i benefici sono evidenti anche per sistema sanitario: il costo mensile per un paziente aderente alla dieta ipoproteica è, infatti, di circa 700€ contro i 4.100€ di un paziente in dialisi. Analizzando tutte le terapie cui ogni paziente è stato sottoposto per l’intero periodo – conclude il Dott. Vincenzo Bellizzi – è risultato che la dieta ipoproteica consente un risparmio di 8.400 euro/paziente all’anno (-25%). Ciò significa chese solo il 20% dei pazienti che ogni anno in Italia iniziano la dialisi seguissero una dieta ipoproteica, il Sistema sanitario nazionale risparmierebbe oltre 60 milioni all’anno”.