Medicina

Massimo Recalcati e il mondo magico della psicanalisi

Di Giuseppe Vatinno

La psicanalisi è soprattutto un viaggio interiore, un viaggio nell’anima che porta a disvelare, progressivamente, tutti i piani del grande palazzo dell’Essere

Massimo Recalcati, il dottore dell'anima: ritratto

Qualche giorno fa la scrittrice Lucrezia Lerro ha intervistato per affaritaliani.it Massimo Recalcati, uno dei più noti psicanalisti lacaniani italiani membro della Società Milanese di Psicoanalisi e direttore dell’Irpa

(Istituto di ricerca di psicoanalisi applicata). 

L’intervista ha avuto un grande successo di pubblico perché la psicanalisi è un tema che dopo oltre cento anni dalla sua “scoperta” ad opera di Sigmund Freud poi continuata da Carl Gustav Jung ed altri, tra cui il francese Jacques Lacan, ancora irretisce e avvinghia al di là anche della sua possibile azione curativa.

La psicanalisi è soprattutto un viaggio interiore, un viaggio nell’anima che porta a disvelare, progressivamente, tutti i piani del grande palazzo dell’Essere. A discenderne le tenebrose scale fino alle fondamenta dell’inconscio.

Psicanalisi è vincere la notte utilizzando (anche) la notte. Illuminare i lati oscuri della personalità, “integrando l’Ombra”, come insegnava Jung. Percorrerne i suoi tragitti, viverne le sue orbite, permette all’essere umano di capire meglio sé e gli altri e il senso del suo stare al mondo, quello che Martin Heidegger chiamava nella sua ontologia esistenzialista “Dasein”, cioè “esserci”. La psicanalisi ha a che fare con la potenza numinosa della parola, parlata e scritta e la parola e ciò che muove il mondo.